Alla fine del 2022 il settore di Legno e Mobili in Italia conta 48mila imprese attive, precisamente 28.600 del Legno e 19.793 dei Mobili, numero in riduzione del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno pre crisi del 2019, e conta 213mila addetti. Elevata la vocazione artigiana: le 35mila imprese artigiane contano 86mila addetti rappresentano del settore il 72,9% delle imprese ed il 40,4% degli addetti. Gli addetti del Legno e Mobili rappresentano l’1,2% degli addetti del totale economia, ma in chiave territoriale – qui il focus sul distretto lombardo dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia – la diffusione è più che doppia, a livello regionale, per Friuli-Venezia Giulia con il 5,0%, Marche con il 3,9%, Provincia Autonoma di Bolzano con il 3,0% e Veneto con il 2,5% e, a livello provinciale, per Pordenone (10,4%), Pesaro e Urbino (9,0%), Treviso (6,5%), Como (4,7%), Udine (4,1%), Monza e Brianza (3,9%), Macerata (3,3%), Bolzano (3,0%), Forlì-Cesena (2,9%), Matera (2,9%), Pistoia (2,9%), Bari (2,5%) e Gorizia (2,5%).
Nella pandemia è cresciuta la quota di imprese che lamentano la mancanza di manodopera. Questa evidenza la cogliamo anche attraverso i dati Excelsior-Unioncamere secondo i quali, a fronte di domanda di lavoro dinamica annuale del 2022 molto vivace per le imprese di Legno e Mobili (+25,1% delle entrate previste, il doppio rispetto al +11,6% del totale economia), le entrate difficili da reperire sono il 52,1% del totale, superiore di 11,6 punti percentuali rispetto alla media di 40,5% e di 7,2 punti rispetto al 44,9% del Manifatturiero esteso; sono 25.940 i lavoratori difficili da assumere ed in particolare il 58,5% per ridotto numero di candidati e 36,8% per inadeguatezza. Tra le figure più ricercate dalle imprese di Legno e Mobili – almeno mille entrate – quelle con difficoltà di reperimento superiore alla media del settore sono: tappezzieri e materassai (75,5%), installatori di infissi e serramenta (70,2%), disegnatori industriali e professioni assimilate (68,5%), verniciatori artigianali ed industriali (67,0%), falegnami e attrezzisti di macchine per la lavorazione del legno (59,4%) e operai addetti a macchinari di produzione in serie di mobili e articoli in legno (57,0%). In particolare i falegnami e attrezzisti di macchine per la lavorazione del legno sono i lavoratori più ricercati dal settore, ma si fa fatica a trovarne 9.150 che rappresentano il 35,3% delle entrate difficili da reperire nel settore.

L’Appendice ‘Legno e Mobili: imprese, artigianato, made in Italy e professioni richieste’ elaborata in collaborazione con l’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia contiene i dati su:
i) Totale imprese ed artigianato per Legno e Mobili con il dettaglio dei due comparti a livello regionale e provinciale
ii) Esportazioni per Legno e Mobili con il dettaglio dei due comparti a livello regionale e provinciale
iii) Entrate totali e difficili da reperire (con dettaglio della motivazione) per le imprese di Legno e Mobili per professione a livello nazionale