Arabia Saudita quarto partner petrolifero dell’Italia: import per 3,7 mld €
Riyad settimo fornitore di greggio alla Penisola e primo per prodotti raffinati. Mercato da 5,9 mld € per il made in Italy
Ieri si è conclusa la visita ufficiale in Arabia Saudita della premier Giorgia Meloni, durante la quale si è rafforzata la collaborazione in chiave strategica con l’Italia e, tra le materie prioritarie, vi è la cooperazione in materia energetica. L’Arabia Saudita è un primario player energetico mondiale, detenendo nel 2023, secondo i dati del Statistical Review of World Energy di Energy Institute, una quota del 17,2% delle riserve petrolifere del mondo e dell’11,8% della produzione di petrolio greggio e risultando il terzo paese produttore dopo gli Stati Uniti (18,3%) e la Russia (12,0%).
L’economia saudita è la maggiore tra i dodici paesi dell’OPEC e con un PIL che nel 2024 vale 1.101 miliardi di dollari US, si colloca davanti a Emirati Arabi Uniti (545 miliardi di dollari) e Iran (434 miliardi di dollari). Secondo le ultime previsioni del Fondo monetario internazionale, nel 2025 l’economia dell’Arabia Saudita consolida la crescita, con un aumento del PIL del 3,3%, che segue il +1,4% del 2024.
Arabia Saudita partner petrolifero chiave per l’Italia – L’Arabia Saudita è il 7° paese fornitore di petrolio greggio dell’Italia, con importazioni che nel 2024, ultimi dodici mesi ad ottobre, valgono 1.360 milioni di euro, pari al 4,8% dell’import di greggio, e diventa il 1° partner per i prodotti derivanti dalla raffinazione con 2.327 milioni di euro, pari ad un quinto (19,6%) del petrolio raffinato importato. Considerando il totale dell’import di petrolio greggio e di prodotti petroliferi raffinati, l’Arabia Saudita con 3.687 milioni di euro è il 4° partner petrolifero dell’Italia con una quota del 9,1% del totale, dietro a Libia (14,7%), Azerbaigian (11,9%) e Kazakhstan (10,0%) e davanti a Stati Uniti (8,3%), Iraq (6,8%) e Nigeria (4,5%). L’Italia è il 2° importatore Ue di petrolio raffinato saudita, dietro alla Francia.
Il made in Italy nel mercato saudita – Nonostante la fase di debolezza del commercio internazionale, il mercato dell’Arabia Saudita risulta in buona salute, segnando nei primi dieci mesi del 2024 una crescita del 28,4% dell’export manifatturiero italiano (-0,6% export nel Mondo), risultando il mercato più dinamico tra i primi trenta paesi di destinazione del made in Italy. In forte salita l’export di macchinari (+47,7%). Crescita a doppia cifra anche per l’export di prodotti nei settori di micro e piccola impresa – alimentare, moda, prodotti in metallo, legno e mobili, gioiellerie e occhialeria – che nei primi dieci mesi del 2024 salgono del 20,1%. La moda italiana, colpita da una pesante crisi, registra una crescita del 18,4% nel mercato saudita.
L’export in Arabia saudita nel 2024 (ultimi dodici mesi ad ottobre) vale 5.900 milioni di euro. Grazie al dinamismo della domanda di prodotti italiani, nel 2024 l’Arabia Saudita sale 22° posto tra i mercati di destinazione del made in Italy (era al 31° posto nei primi nove mesi del 2023) e si colloca all’11° posto tra i mercati extra Ue. Tra i 12 paesi dell’OPEC l’Arabia Saudita è il 2° mercato del made in Italy, dietro agli Emirati Arabi Uniti. Si delinea un rafforzamento della domanda del mercato saudita: nel 2025 il volume delle importazioni di beni in Arabia Saudita è previsto in salita a doppia cifra (+11,5%) dopo il robusto incremento del 2024 (+7,0%).
I prodotti con l’Italia leader europeo sul mercato saudita – L’Italia, secondo esportatore verso l’Arabia Saudita tra i 27 paesi dell’Unione europea dietro alla Germania, diventa il primo esportatore dell’Ue nei macchinari grazie alle tecnologie made in Italy. Inoltre, il nostro Paese detiene la leadership europea in settori con una elevata presenza di micro e piccole imprese e caratterizzati da una alta vocazione artigiana e di design, come i mobili, i prodotti della moda – l’Italia è il primo esportatore Ue di prodotti del tessile, di quelli dell’abbigliamento e della pelle, comprese le calzature – le pietre lavorate, le apparecchiature per l’illuminazione, la gioielleria e la lavorazione delle pietre preziose, il vetro lavorato, i prodotti in legno, i giochi e i giocattoli.
Rubrica Imprese ed energia su QE- Quotidiano Energia del 28 gennaio 2025