Elaborazione Flash ‘Osservatorio Credito Covid-19 – 3° edizione, autunno 2020’

“Times New Roman””>Le tendenze emerse nella 3a rilevazione – Elevata la rappresentatività del
panel degli esperti Confartigianato: il grado di copertura territoriale del
mercato dei prestiti delle MPI dato degli intervistati è pari al 67,7% (in
linea con il 67,8% della 2
a edizione). Permangono i segnali di tensione
sulla
liquidità delle MPI: è superiore al normale l’intensità delle richieste
delle imprese
in oltre tre quarti dei casi in merito alla consulenza, alla liquidità
per scorte e capitale circolante ed al rifinanziamento e ristrutturazione del
debito, quest’ultimo con richieste in decisa crescita rispetto alla precedente
rilevazione. Persiste la debolezza della domanda per investimenti.

“Times New Roman””>In relazione agli effetti della crisi Covid-19 sulla
gestone finanziaria delle MPI
, sono
s
egnalati dal 91% del panel ricadute con intensità superiore al normale sia
per i mancati incassi legati alla caduta del fatturato che per le criticità del
cash flow; nell’83% dei casi per i pagamenti da consumatori finali e nel 61%
dei casi per i pagamenti tra imprese. Rimane elevata (84% casi) la rilevazione
di un flusso superiore al normale di imprese presso gli sportelli dell’Associazione.

“Times New Roman””>Migliora in modo diffuso rispetto alla rilevazione di giugno
l’atteggiamento delle banche, soprattutto per il ricorso a garanzia del
Fondo centrale (DL Liquidità) fino a 30 mila euro e fino 800 mila euro e per il
rinnovo dei fidi rispetto alla proposta di sospensione prevista dal DL 18/2020
Cura Italia; si segnala in particolare in 9 casi su 10 l’atteggiamento è
favorevole in relazione al ricorso alle garanzie di minore importo (fino a 30 mila
euro). Contenuto l’atteggiamento dilatorio delle banche, segnalato in particolare
nel ricorso alla garanzia SACE, DL Liquidità (20%).
“Times New Roman””>

“Times New Roman””>Persistono, anche se con diminuzione di intensità, le criticità
operative
delle banche in merito all’organizzazione dei flussi di clienti
(87%), quelle legate alle piattaforme tecnologiche dei servizi bancari (73%); la
disponibilità a gestire interventi da DL Liquidità è la voce che registra il
più ampio miglioramento (criticità da 90% a 41%). Rispetto all’apice della
crisi Covid-19 di marzo-aprile, la maggior parte degli esperti giudica
migliorata l’operatività delle banche ma ancora lontana dalla normalità (61%).

“Times New Roman””>Prevalgono condizioni di normalità nella azioni restrittive
delle banche; un terzo degli intervistati non rileva azioni restrittive in ordine
a incremento dello spread sui tassi di interesse e per le richieste di rientro
su credito in c/c non utilizzato. Rimangono di straordinaria ed elevata intensità
nel 44% dei casi le azioni restrittive per la richiesta di maggiori garanzie e nel
21% dei casi per la mancata risposta alle richieste delle imprese; per
quest’ultima criticità si segnala, comunque, un marcato miglioramento (era 72%
nella rilevazione di giugno).

“Times New Roman””>Migliora la disponibilità delle banche più presenti sul
territorio
, in particolare per le banche minori (saldo positivo del 72%, in
miglioramento rispetto al 47% della precedente rilevazione); per le banche
piccole si segnala un ancora ampio saldo positivo (31%), ma in diminuzione (era
44% a giugno).

“Times New Roman””>La quasi totalità (99%) gli esperti conferma lo svolgimento
della missione del Fondo di Garanzia affidata nei confronti delle micro
e piccole imprese: uno su due (47%) esprime un giudizio pienamente positivo
senza riserve. Il panel prevede un aumento del 16% delle cessazioni e
default d’impresa
, fenomeno in attenuazione rispetto al 23% della
precedente rilevazione, e ritiene che entro la fine dell’anno un quinto (21%)
delle imprese sarà soggetta a rischi operativi e avrà difficoltà nel
proseguire l’attività.