APPENDICE STATISTICA ‘Export settori MPI per regione e provincia-I semestre 2021'
Appendice statistica ‘Export settori MPI nel II trimestre 2021 per regione e provincia’ , con i dati per regione e provincia, con il relativo dettaglio settoriale. L'Appendice integra il report dell’Ufficio Studi Confartigianato ‘Dentro la ripresa - Le tendenze dell’export’ presentato il 14 settembre 2021 durante la riunione del Gruppo internazionalizzazione, organizzata dalla Direzione Politiche economiche, Internazionalizzazione e Promozione.
Il trend dei settori di MPI - Rispetto allo stesso periodo pre pandemia nel 2019 le vendite all’estero del Manifatturiero nel primo semestre del 2021 crescono del +3,4% mentre sono stabili quelle dei settori di MPI - alimentari, moda, mobili, legno, metalli e altra manifattura – migliorando la performance del primo trimestre dell’anno (+0,7% manifatturiero e -2,8% settori di MPI rispetto allo stesso periodo del 2019). Tra i settori di MPI, superano i livelli pre pandemia gli Alimentari con il +13,1%, i Mobili con il +6,5%, i Metalli con il +3,5% e le Altre manifatture con il +0,8%. All’opposto i Tessili sono sotto del 12,7%, la Pelle dell’8,4%, l’Abbigliamento del 07,3% ed il Legno dello 0,9%. Si conferma il ritardo della moda: le esportazioni del TAC sono inferiori dell’8,8% rispetto al livello del 2019 e appesantiscono la performance dei settori di MPI che, infatti, considerati al netto di questo comparto fanno registrare una crescita del 6,4%.
Il trend nel territorio - Tra le maggiori regioni, si registra un aumento a doppia cifra delle vendite all’estero nei settori di MPI rispetto al periodo pre-pandemia nel Lazio con +18,7%, Trentino-Alto Adige con +12,3%, Friuli-Venezia Giulia con +11,7%; seguono Campania con il +4,1%, Veneto con il +2,3% e Emilia-Romagna con il +2,3%. Queste sei territori comprendono quasi la metà (44,6%) dell’export nazionale dei settori di MPI.
APPENDICE STATISTICA News - Export settori MPI in UK per regione e provincia
Appendice statistica “Esportazioni dei settori di MPI nel Regno Unito. I dati per settori, regione e per provincia” contiene i dati per regione e provincia su ammontare export settori di MPI, composizione settoriale, dinamica tendenziale a confronto con export manifatturiero e incidenza su valore aggiunto territoriale. Il perimetro settoriale è delineato dalle divisioni Ateco 2007 con quota di addetti in imprese con meno di 50 addetti superiore al 60% nel 2018 in Italia (Ateco 2007: 10, 13, 14, 15, 16, 18, 25, 31 e 32).
Il set di dati territoriali integra il report ‘Il trend del made in Italy nel Regno Unito' presentato il 4 febbraio 2021 nel corso del webinar ‘Brexit....e ora? Cosa cambia per le PMI’ – qui per rivederlo - organizzato dalla Direzione Politiche Economiche, settore internazionalizzazione, di Confartigianato, e seguito da circa 400 partecipanti.
Nei settori di MPI - food, moda, legno, mobili, prodotti in metalli, gioielleria e occhialeria, ecc. - dove le micro e piccole imprese determinano più del 60% dell'occupazione, le esportazioni sul mercato britannico che, nei 12 mesi tra ottobre 2019 e settembre 2020, ammontano a 7,6 miliardi di euro, il 6,4% del totale delle esportazioni di questi settori nel mondo ed il 35,2% del made in Italy verso il Regno Unito, quota di 6,5 punti percentuali superiore alla media di 28,7%. Nei primi 9 mesi del 2020 le esportazioni di questi settori sono diminuite del 16,6%, 0,8 punti meno rispetto al -15,8% del totale esportazioni MPI.
A livello settoriale le maggiori vendite si registrano per i Prodotti alimentari con 2.303 milioni di euro (30,2%), seguiti da Articoli di abbigliamento con 1.663 milioni (21,8%), Articoli in pelle con 1.026 milioni (13,5%), Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature con 883 milioni (11,6%), Mobili con 686 milioni (9,0%), Prodotti delle altre industrie manifatturiere con 655 milioni (8,6%), Prodotti tessili con 305 milioni (4,0%) e Legno e prodotti in legno e sughero con 94 milioni (1,2%).
L’analisi del grado di esposizione sul mercato del Regno Unito indica che le vendite dei settori di MPI rappresentano lo 0,5% del valore aggiunto italiano; in chiave territoriale si osserva un valore più che doppio della media in Emilia-Romagna, con l’1,1%, seguita da Friuli-Venezia Giulia con l’1,0% e Veneto con lo 0,9% e Toscana con 0,8%.
Più di metà del made in Italy di MPI in UK sull’asse Firenze-Bologna-Venezia-Trieste - Il 53,4% dell'export nei settori di MPI in UK proviene dall’asse che va dalla Toscana, passa per Emilia-Romagna e Veneto, per arrivare in Friuli-Venezia Giulia, cumulando una quota di 12,4 punti superiore al peso del 41% di queste quattro regioni sull’export manifatturiero nel mondo.
In chiave provinciale si osserva un grado di esposizione sul mercato britannico più che doppio rispetto alla media nelle province di Piacenza (3,7%), Belluno (2,6%), Pordenone (2,3%), Vercelli (2,3%), Reggio Emilia (2,0%), Arezzo (1,9%), Prato (1,8%), Gorizia (1,7%), Treviso (1,5%), Vicenza (1,5%), Biella (1,4%), Salerno (1,4%), Lodi (1,2%), Como (1,1%), Sud Sardegna (1,1%), Bologna (1,0%), Firenze (1,0%) e Foggia (1,0%).
Report 'Il trend del made in Italy nel Regno Unito. Focus settori MPI'
Report ‘Il trend del made in Italy nel Regno Unito' presentato il 4 febbraio 2021 nel corso del webinar ‘Brexit....e ora? Cosa cambia per le PMI’ – qui per rivederlo - organizzato dalla Direzione Politiche Economiche, settore internazionalizzazione, di Confartigianato, e seguito da circa 400 partecipanti.
Il made in Italy sul mercato del Regno Unito vale 1,4 punti di PIL e, prima dello scoppio della pandemia (2015-2019), ha registrato un tasso di crescita medio annuo del 3,1%. Gli ultimi dati più aggiornati sulla dinamica a dicembre 2020 permettono di stimare nell’intero 2020 in 22,2 miliardi di euro le esportazioni italiane verso il Regno Unito e in 8,4 miliardi di euro le importazioni (0,5% PIL) con un saldo commerciale positivo pari a 13,9 miliardi. Gli effetti della crisi Covid-19 sono pesanti. Nel 2020 le esportazioni diminuiscono complessivamente dell’11,9%, performance peggiore rispetto al -9,9% delle vendite verso tutti i paesi extra UE e che corrisponde a 3 miliardi di minori vendite. In chiave settoriale i cali più intensi sono registrati dai due dei primi tre comparti per export nel paese: segna una flessione del 25,5% il settore dei Mezzi di trasporto (secondo settore con una quota nel periodo di 13,2%) e del 24,5% quello della Moda (terzo settore con una quota di 12,3%), settore tra i più colpiti dalla pandemia, come evidenziato dal Presidente Fabio Pietrella in audizione alla Camera il 3 febbraio 2021. Sulla competitività delle imprese italiane influisce anche l’apprezzamento dell’euro sulla sterlina registrato nel corso del 2020.
Slides presentazione del report 'Il trend del made in Italy nel Regno Unito. Focus settori MPI'
Slides presentazione dell'Ufficio Studi del report 'Il trend del made in Italy nel Regno Unito. Focus settori MPI' durante il webinar ‘Brexit....e ora? Cosa cambia per le PMI’ organizzato il 4 febbraio 2021 dalla Direzione Politiche Economiche, settore internazionalizzazione, di Confartigianato, e seguito da circa 400 partecipanti.
Qui il link alla registrazione dell'evento (presentazione dell'ufficio Studi da 1h08'00") https://bit.ly/Vod_Brexit
presentazione 'Trend dell’export ad inizio 2020. Il ruolo delle piccole imprese e i rischi globali'
Report 'Trend dell’export ad inizio 2020. Il ruolo delle piccole imprese e i rischi globali' presentato dall'Ufficio Studi nel corso dell’incontro del ‘Tavolo internazionalizzazione di sistema’ di Confartigianato del 12 febbraio 2020. Il lavoro esamina le più recenti tendenze sulla crescita e sul commercio internazionale, evidenziando il ritorno al sentiero di crescita 'zero virgola' dell'economia italiana e le prime stime degli effetti del coronavirus sull'economia cinese e mondiale. La bassa crescita mantiene l'Italia ad essere l'unico paese dell'Eurozona, che nel 2019 presenta un livello del PIL pro capite, a prezzi costanti, inferiore a quello del 2000. Viene aggiornato il quadro del trend delle esportazioni, con il focus sui settori di MPI sviluppato in collaborazione con l'Ufficio Studi Confartigianato Marche. Nel capitolo su manifattura e punti di forza MPI sono esaminate le evidenze relative a esportazioni dirette MPI, dinamica della qualità intrinseca del made in Italy e della produttività, innovazione, trend del valore aggiunto nella manifattura. Sono poi illustrate alcune tendenze di settore - filiera macchinari, robotica, food, moda e oreficeria - e alcune evidenze sui rischi del 2020, con riferimento - oltre che alla frenata derivante dalla diffusione del coronavirus - a Brexit, frenata manifattura in Germania e tensioni in Medio oriente e nel bacino del mediterraneo. Infine sono illustrate presentate alcune evidenze critiche relative ai processi di delocalizzazione. Il report contiene l'elenco, con i relativi link, delle News Studi del periodo autunno/inverno 2019/20 dedicate ai temi dell'export e centrate sul segmento di micro e piccola impresa.
slides 'Trend made in Italy settori MPI nel 2018 e I trim. 2019. I rischi Germania, Cina, Brexit
Report 'Trend del made in Italy nei settori di MPI nel 2018 e I trimestre 2019. I rischi della frenata di Germania e Cina e della Brexit' presentato il 12 giugno 2019 nel corso della riunione del Gruppo Internazionalizzazione che propone le tendenze al I trimestre 2019, elaborando i dati pubblicati l'11 giugno 2019 dall'Istat.
slides "Made in Italy delle micro-piccole imprese verso Regno Unito' Convention Servizi 2019
slides 'L’export del made in Italy delle micro e piccole imprese verso il Regno Unito' presentato l'11 aprile 2019 alla Convention Servizi 2019 al Gruppo Mercato e Internazionalizzazione, in cui viene evidenziata la maggiore esposizione dei settori di micro e piccola imprese da una Brexit senza accordo ("no deal").