Slides “Made in Vicenza e dazi” presentate il 12 marzo 2025 da Carlotta Andracco dell’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza in occasione dell’incontro “PMI e Dazi doganali-Strategie di adattamento e competitività”. A seguire alcune delle evidenze principali della presentazione.
Made in Vicenza verso USA – Le esportazioni manifatturiere di Vicenza verso gli Stati Uniti ammontano a 2,17 miliardi di euro nel 2024, risultando il 2° mercato di destinazione del Made in Vicenza.
Oltre metà (55,1%) delle esportazioni vicentine verso gli Stati Uniti sono rappresentate da 3 settori: Macchinari e apparecchiature (24,7% dell’export verso gli Stati Uniti), Oreficeria (19,9%) e Articoli in pelle e simili (10,5%).
Dazi e possibili impatti – Da una nostra indagine che a cavallo tra novembre e dicembre scorsi ha coinvolto circa 450 imprenditori artigiani e di micro e piccole imprese risulta che un imprenditore su 4 (24,4%) ritiene che l’innalzamento dei dazi sui prodotti importati da parte degli Stati Uniti possa avere un impatto negativo sulla propria azienda. La quota sale al 26,5% tra gli imprenditori dell’Area di Vicenza. Secondo le stime del National Board of Trade Sweden – agenzia governativa svedese per il commercio internazionale – una applicazione di dazi addizionali tra il 10% e il 20% sulle importazioni degli USA causerebbe un calo dell’export totale dell’Italia verso gli Stati Uniti, rispettivamente, del -4,3% e del -16,8%. Per Vicenza si tratterebbe di una perdita stimata tra i 93,5 e i 365,3 milioni di euro.
Strategie e competitività – Se da una parte la recente rivalutazione del dollaro favorisce le nostre esportazioni, dall’altra dobbiamo prestare particolare attenzione ai costi, soprattutto con l’attuale accentuazione dei costi di energia elettrica, e puntare sempre su una alta qualità dei prodotti che permette di essere competitivi anche in un contesto di prezzi crescenti.