Appendice statistica a NEWS STUDI – Legno-mobili, filiera del made in Italy con la migliore performance post-pandemia, del 6 giugno 2022.
L’Appendice ‘Imprese e artigianato del legno-mobili’ contiene la distribuzione delle imprese, MPI e artigianato con i relativi addetti del legno e mobili, oltre all’export dei mobili per regioni e province.
Il settore del legno e mobili è quello che è più resiliente nel corso della pandemia, grazie all’apporto di 37 mila micro e piccole imprese con meno di 50 addetti, nelle quali sono occupati 153 mila addetti, il 98,7% delle imprese del settore ed il 71,7% dei rispettivi addetti. In questo cluster del made in Italy è alta la vocazione artigiana: le 28 mila imprese artigiane rappresentano i tre quarti (76,2%) delle imprese del settore e i loro 86 mila addetti sono il 40,4%% dell’occupazione del settore.
Il peso dell’occupazione delle MPI del legno e mobili sul totale dell’economia del territorio italiani è almeno il doppio della media nazionale (0,9%) in Friuli-Venezia Giulia con il 2,6%, Marche con il 2,3% e nelle province autonome di Bolzano con il 2,1% e di Trento con il 1,8%. La provincia con il peso più elevato del comparto sull’economia del territorio è Pesaro e Urbino (4,7%), seguita da Pordenone (4,3%), Treviso (3,4%), Como (3,1%), Udine (2,9%), Monza e Brianza (2,6%), Matera (2,5%), Macerata e Pistoia (entrambe con il 2,3%), Sondrio (2,2%), Bolzano (2,1%), Belluno (2,0%) e Forlì-Cesena, Pisa e Trento (tutte con l’1,8%).
Le 12 province lungo l’‘asse dei mobili’ della pianura padana – Le vendite all’estero di mobili made in Italy presentano una marcata specializzazione territoriale. Nel dettaglio le dodici province disposte lungo l’‘asse dei mobili’ della pianura padana – nel dettaglio si tratta di Udine, Pordenone, Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Verona, Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Brianza e Como – nel 2021 cumulano complessivamente i due terzi (65,9%) delle esportazioni, pari a 7,1 miliardi di euro e, nell’ambito dell’Unione europea, questo cluster rappresenta il terzo esportatore europeo di mobili, dietro a Polonia (12,5 miliardi di euro) e Germania (11,4 miliardi). Nel complesso dei dodici territori in esame, nel 2021 l’export di mobili supera dell’8,5% quello del 2019, con un maggiore dinamismo a Pordenone con +32,9%, seguita da Vicenza con +15,3%, Monza e della Brianza con +14,3%, Padova con +12,5%, Brescia con +7,4%, Verona e Milano, entrambe con +6,4%; in recupero anche Venezia con +2,6%, Como con +2,4% e Treviso con +1,8%,e mentre segnano un ritardo Udine (-6,1%) e Bergamo (-12,7%).