IN SINTESI
Dal 1 ottobre 2016 il costo annualizzato
dell’energia elettrica per una Micro-piccola impresa (MPI) tipo in maggiore
tutela è pari a 11.209 euro e scende del 3,8% rispetto al trimestre precedente e
del 5,8% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il calo rilevato
in ottica congiunturale è da imputarsi alla diminuzione di un decimo (-10,2%)
della componente della Spesa per la materia energia, trainata dal -35,7% del Dispacciamento a fronte di
un lieve aumento dello 0,8% per la componente Energia, mentre crescono la Spesa
per il trasporto e la gestione del contatore (1,4%) e la Spesa per oneri di
sistema (0,5%). Sul calo del dispacciamento influiscono – come
indicato da Confartigianato – i provvedimenti presi dall’Autorità “per far
cessare e perseguire le possibili condotte anomale dei mesi scorsi tenute dagli
operatori dell’offerta e della domanda nei mercati all’ingrosso
dell’elettricità”. La riduzione del costo per la MPI tipo rilevato in ottica
tendenziale è la composizione della diminuzione delle tre voci di spesa: la
flessione maggiore è il -9,8% della Spesa per il trasporto e la gestione del
contatore, seguito dal -6,2% della Spesa per la materia energia e dal -4,3%
della Spesa per gli oneri di sistema. Nel complesso gli Oneri fiscali e
parafiscali pesano per il 44,6% del costo totale con un gap rispetto alle Spesa
per la materia energia di 6,6 punti percentuali, valore comunque inferiore
rispetto al massimo di 11,7 punti percentuali toccato nel II trimestre 2016. Nella
media del 2016 il costo per l’energia elettrica di una Micro-impresa tipo -
ponderato con l’indice trimestrale della produzione industriale manifatturiera
– diminuisce del 4,1% e segue la flessione del 6,0% registrata nel 2015.