L’Elaborazione Flash “Le imprese strette tra calo del credito e tassi vischiosi verso il basso – Focus prestiti artigianato” aggiorna l’analisi delle condizioni del mercato del credito alle imprese in Italia e in Europa e propone una analisi dei dati territoriali e in particolare:
i) la dinamica del credito alle imprese nelle regioni e nelle province a settembre 2013, ii) Il trend tra giugno 2012 e settembre 2013 della dinamica del credito al totale imprese e alle imprese con meno di 20 addetti nelle regioni e nelle province iii) tassi attivi effettivi sui finanziamenti alle imprese per provincia iv) lo spread tra tassi sui finanziamenti a piccole imprese e medio-grandi nelle Regioni e v) i prestiti all’artigianato per regione e provincia.
In sintesi:
IL CALO DEI PRESTITI ALLE IMPRESE – L’ultima rilevazione disponibile per dimensione di impresa indica che lo stock dei prestiti alle imprese scende del 4,6% accelerando la flessione (il mese precedente a -4,0%): sia le piccole che le medio-grandi diminuiscono del 4,6%; le famiglie produttrici sono al -3,7% e le famiglie consumatrici al -0,7%.
Nel confronto con i principali paesi dell’Area euro ad ottobre 2013 si evidenzia che tutti i maggiori Paesi sono in flessione: la meno intensa è il -0,3% della Germania seguita dalla Francia sul -0,4% mentre per l’Italia la flessione è intensa e pari al 5,2%, valore peggiore rispetto della media dell’Eurozona (-3,7%), ma migliore della Spagna con un crollo del 13,5%.
Perdura un effetto di ‘spiazzamento’ del credito al settore privato: a ottobre 2013 i titoli di stato nel portafoglio delle banche sono aumentati di 59,5 miliardi di euro, pari al 17,5% in più, mentre i prestiti alle imprese sono scesi quasi della stessa entità, precisamente di 50,2 miliardi, pari al 5,2% in meno.
TASSI DELLE IMPRESE NEI MAGGIORI PAESI DELL’AREA EURO – A ottobre 2013 le società non finanziarie – escluse le famiglie produttrici – in Italia pagano sui nuovi finanziamenti un tasso di interesse del 3,51%, 79 punti base superiore a quello medio dell’Eurozona (2,72%) e lo spread massimo è di 137 punti base con la Germania (2,14%). Rispetto ad un anno prima il tasso in Italia scende di 10 punti base segnando l’unica diminuzione insieme alla Germania (-9 punti base), ma il costo del credito resta alto anche se ci posizioniamo dietro alla Spagna (3,88%).
Le difficoltà del mercato del credito in un contesto in cui, tra le due recessioni (2007-2012), il valore aggiunto è sceso in volume del 6,6%, con un calo più accentuato per l’economia reale (-7,7% per le imprese di manifatturiero, costruzioni e servizi) mentre cresce, in forte controtendenza, il valore aggiunto delle attività finanziarie e assicurative (+11,9%).
CREDITO ALLE IMPRESE: STOCK, DINAMICA E COSTO DEL CREDITO NEI TERRITORI – L’analisi e le tavole con i dati per le regioni e le province della consistenza e dinamica del credito alle imprese a settembre 2013, quelle del trend delle dinamica trimestrale nel periodo settembre 2012-settembre 2013 del credito al totale imprese e alle imprese con meno di 20 addetti nelle regioni e nelle province, i dati provinciali relativi ai tassi attivi effettivi sui finanziamenti alle imprese e i tassi regionali per dimensione di impresa.
PRESTITI ALL’ARTIGIANATO – Diminuzione di 3,4 miliardi di euro in un anno (- 6,4%) ed il calo si va accentuando. Nel Mezzogiorno la diminuzione è del 5,4%, nel Centro del 5,7%, nel Nord-Ovest del 6,0% e nel Nord-Est del 7,7%.