Elaborazione Flash ‘Escalation dei prezzi delle materie prime, la gelata della primavera 2021 sulla ripresa’.
Il lavoro è integrato dall’Appendice statistica ‘Quadro MPI e artigianato settori sotto stress prezzi commodities’ predisposta in collaborazione con Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, i dati sulle MPI e le imprese artigiane nei settori sotto pressione per regione e provincia.
Highlights dell’Elaborazione Flash
Ad aprile 2021 i prezzi delle commodities no energy salgono del 33,4%, accelerando rispetto al +24% di marzo. Le indagini qualitative evidenziano l’estensione degli effetti degli aumenti dei prezzi delle materie prime al comparto delle costruzioni e ai settori manifatturieri di metallurgia, legno gomma e materie plastiche, mobili, autoveicoli, prodotti in metallo e apparecchiature elettriche. All’interno di questo perimetro operano 621 mila micro e piccole imprese (MPI) con 1 milione 893 mila addetti, con una elevata presenza dell’artigianato: 435 mila imprese artigiane che danno lavoro a 1 milione 47 mila addetti, pari al 38,8% dell’occupazione e al 55,3% degli addetti delle MPI. In una analisi controfattuale – nella media dei due scenari ipotizzati, uno base e uno più severo – l’aumento del 21,4% dei costi di acquisto delle commodities negli otto settori in esame determina su base annua uno shock da costi di 19,2 miliardi di euro. L’analisi delle concause e delle conseguenze dell’escalation dei prezzi delle materie prime, una gelata di primavera sulla fragile ripresa dell’economia italiana. Si attendono effetti temporanei sull’inflazione, ma si moltiplicano i segnali su scala globale di surriscaldamento dei prezzi: ad aprile 2021 i prezzi alla produzione in Cina salgono del 6,8% (+4,4% a marzo), negli Usa il tasso di inflazione balza al +4,2% (+2,6% a marzo), in Germania supera il limite del 2% (+2,1%, era +2 a marzo).