L’ analisi dei dati macroeconomici e
congiunturali evidenza la straordinaria intensità degli effetti della crisi in corso
sull’economia italiana e sul sistema delle imprese. Nei primi tre trimestri del
2020 si cumula un calo del PIL più ampia di quella registrata nell’intero 2009,
l’annus horribilis della Grande crisi scoppiata nel 2008.


Le tendenze che emergono dall’analisi di una quarantina
di indicatori sono proposte nell’
Elaborazione Flash pubblicata il 25 novembre 2020 ‘Il
bilancio d’autunno degli effetti Covid-19 su economia a imprese – Verso la manovra 2021, il quadro macroeconomico e congiunturale’
.  Il lavoro elabora i dati
dei
conti
nazionali, dei principali indicatori congiunturali quali produzione, fatturato e
vendite al dettaglio, esamina le tendenze del mercato del lavoro e di quello
del credito, della demografia d’impresa, di variabili chiave per la crescita
quali la produttività, R&S, ed esportazioni, oltre ad offrire elementi di valutazione
sull’andamento del costo del lavoro e dei prezzi. Nel report
dell’Ufficio Studi si sottolinea l’importanza
degli investimenti per accelerare la crescita e mantenere la sostenibilità del
debito pubblico, il quale, a seguito della crisi Covid-19, sta crescendo alla
velocità di 7.300 euro al secondo.
Alcuni highlights del lavoro sono proposti nell’articolo, a firma di Enrico
Quintavalle, responsabile Ufficio Studi Confartigianato, pubblicato il 25 novembre 2020 su IlSussidiario.net.