Elaborazione Flash “Il peso della fiscalità locale su una micro impresa-tipo per regione e provincia” predisposta con la Direzione Politiche Fiscali e in collaborazione con ITWorking; a tal proposito nell’utilizzo dei dati su Imu e Tasi è obbligo per le Organizzazioni aderenti a Confartigianato di indicare la dicitura “fonte dati ITWorking s.r.l. http://bancadatialiquote.it/

Il lavoro, dopo aver esaminato l’aumento della pressione fiscale locale, propone l’analisi delle differenze territoriali del prelievo per cinque primarie imposte a carattere locale – Irap, IMU, TASI e Addizionale regionale e comunale Irpef – su una impresa-tipo soggetta ad IRPEF e composta da due lavoratori indipendenti e tre lavoratori dipendenti e che ha in proprietà un immobile produttivo. Nel lavoro viene esaminato il prelievo complessivo dato dalla somma di prelievo locale e della ‘tassa sulla tassa’ data dall’indeducibilità dell’Imu.

ALCUNI HIGHLIGHTS

Tra 2011 e 2014 il 76,8% dell’incremento di pressione fiscale da Addizionali Irpef, Irap, Imu, Tasi.

Il fisco locale+la ‘tassa sulla tassa’ relativa all’indeducibilità dell’IMU pesa su una micro impresa-tipo di cinque addetti per 11.164 euro, pari a 2.233 euro per addetto.

Il prelievo complessivo oscilla dai 2.509 euro per addetto in Campania ai 1.643 euro in Valle d’Aosta.

La ‘tassa sulla tassa’ aumenta il prelievo locale dell’8,9%.

Oltre i due terzi (67,9%) degli immobili produttivi sono posseduti da micro e piccole imprese

Alcuni dati del lavoro sono stati oggetto dell’articolo di Paolo Baroni “Troppe tasse – Scatta l’allarme microimprese – Le cinque tasse che strangolano le micro imprese italiane” pubblicato su La Stampa del 22 settembre 2015 e qui allegato