Imprese – Nel I trimestre 2017 il Settore della Moda conta
141.523 imprese registrate che rappresentano il 2,3% del totale delle imprese,
valore che raddoppia nel caso dell’artigianato (5,9%).
Oltre la metà (55,4%) delle
imprese del settore, pari a 78.416 unità, sono artigiane, quota più che doppia
rispetto al 22,0% dell’artigianato sul totale delle imprese.
Oltre i due terzi (69,9%) delle
imprese del settore è rappresentato dalle 98.870 imprese del Tessile, abbigliamento
e calzature (TAC): sono 54.712 imprese (38,7% del Settore Moda)
dell’Abbigliamento, di 25.021 imprese (17,7%) degli Articoli in pelle e 19.137
imprese (13,5%) del Tessile. Seguono le 30.250 imprese di Altri comparti (21,4%
del settore), le 12.308 imprese della Gioielleria (8,7%) e le 95 imprese che
producono lenti oftalmiche (0,1%). La Federazione Moda conta 129.120 imprese,
di cui oltre la metà (53,5%) sono artigiane, coprendo il 91,2% del totale delle
imprese e l’88,1% delle imprese artigiane del settore.
Addetti – Nel 2015 gli addetti del Settore della Moda sono
510.314, pari al 3,1% degli addetti del totale delle imprese e si concentrano
per il 90,2% nel TAC (460.304 addetti). Nell’Abbigliamento sono occupate
197.290 persone, pari al 38,7% del Settore Moda, seguono Articoli in pelle con
141.044 addetti, pari al 27,6% ed il Tessile con 121.971 addetti, pari al
23,9%. Ulteriori 30.653 addetti, pari al 6,0% del settore, sono presenti nella
Gioielleria, nell’Occhialeria si contano 17.011 addetti, pari al 3,3% ed infine
2.346 addetti, pari allo 0,5%, sono presenti nella Fabbricazione di lenti
oftalmiche.
L’artigianato conta 205.504
addetti, pari al 7,5% del totale imprese artigiane ed al 37,2% del Settore della
Moda esteso.
Le piccole imprese rappresentano oltre i due terzi dell’occupazione
(67,6%) del settore, quota oltre 13 punti superiore rispetto a quella rilevata
nel Manifatturiero.
Sono 70 i sistemi locali di
lavoro (di cui 53 sono distretti) per cui si rileva specializzazione produttiva
prevalente nel sistema Moda.
Made in Italy – Nel 2016 l’export del Settore della Moda vale 58.495
milioni di euro, pari al 14,6% del totale export Manifatturiero. L’83,1% delle
esportazioni del settore sono riconducibili al comparto TAC (48.631 mln di euro):
Abbigliamento (19.499 mln, pari al 33,3% del settore), Articoli in pelle
(19.271 mln, pari al 32,9%) e Tessile (9.861 mln, pari al 16,9%); seguono
Gioielleria (6.230 mln, pari al 10,7%), Occhialeria (3.541 mln, pari al 6,1%) e
Lenti oftalmiche (92 mln di euro 0,2%).
Nel 2016 le esportazioni crescono
dello 0,8%, valore di poco inferiore rispetto al +1,2% del settore
Manifatturiero. Crescono in particolare l’Occhialeria con il 4,7% (aumento però
più che dimezzato rispetto al +12,8% registrato nel 2015), l’Abbigliamento con
il +2,3% (l’unico comparto che intensifica la crescita dell’1,0% del 2015), gli
Articoli in pelle con il +0,8% mentre il Tessile è stabile.
Nel confronto europeo l’Italia
è il primo paese esportatore con 61,1 miliardi di euro nel settore Moda esteso (18,3%
delle esportazioni dell’Ue a 28 del settore), seguita da Germania 54,7 mld
(16,4%), Belgio 33,9 miliardi (10,1%), Francia 33,6 miliardi (10,1%), Paesi
Bassi 29,7 miliardi (8,9%), Regno Unito 22,7 miliardi (6,8%), Spagna 21,1 miliardi
(6,3%), Irlanda 10,6 miliardi (3,2%) e Polonia 10,3 miliardi (3,1%).
Export e grado di esposizione nel Settore Moda
esteso per regione e provincia – In media il grado di esposizione – calcolato come
il rapporto tra le esportazioni del Settore della Moda esteso e il valore
aggiunto – dell’Italia relativamente al Settore della Moda è pari al 4,19%:
l’esposizione maggiore si osserva per la Toscana con il 12,04% e per il Veneto
con l’11,33%; seguono, con un grado di esposizione superiore alla media, le
Marche con il 7,04%, l’Emilia Romagna con il 5,26%, il Piemonte con il 4,56% e la
Lombardia con il 4,52%. Un grado di esposizione superiore alla media si
registra in 28 province e quella con il maggior grado di esposizione è Belluno
dove le esportazioni rappresentano il 50,3% del valore aggiunto e si supera un
quinto del valore aggiunto a Biella (33,2%), Prato (31,3%), Arezzo (30,6%),
Fermo (26,7%) e Vicenza (23,6%).
La dinamica dell’export nel Settore Moda esteso per
regione e provincia – Tra le 13 principali regioni che con quota di export del Settore della
Moda esteso maggiore allo 0,5%, 7 mostrano una crescita delle esportazioni
superiore alla media (+1,0%): Abruzzo (10,1%), Lazio (7,5%), Lombardia (6,1%),
Friuli-Venezia Giulia (5,1%), Puglia (3,8%), Emilia Romagna (3,2%) e Umbria
(3,1%). Tra le principali province con oltre l’1% delle esportazioni del
settore, 16 registrano un aumento dell’export superiore alla media: primeggia
Roma con il 10,9%, trainata dall’aumento del 14,1% del TAC, che supera Milano,
con il +10,2% ed il TAC meno dinamico (+9,9%) degli altri comparti. A seguire
Piacenza (8,9%), Brescia (6,5%), Rimini (5,6%), Venezia (5,0%), Bergamo (3,7%),
Padova (3,5%), Bologna (3,3%), Firenze (3,1%), Prato (2,9%), Biella (2,7%),
Mantova e Belluno (entrambe con il 2,2%), Verona (2,1%) e Reggio Emilia (1,3%).
La specializzazione nel Settore Moda dei territori
italiani – Dall’analisi dell’indice di specializzazione – rapporto fra l’export
nei comparti della Moda nei territori diviso il totale export manifatturiero
territorio e l’export nei comparti della Moda in Italia diviso il totale export
manifatturiero in Italia – indica che la Toscana, con un indice del 237,2 è la
regione con esportazioni nel Settore della Moda esteso più specializzate; in
particolare è altamente specializzata nel Tessile, negli Articoli in pelle,
nella Gioielleria, bigiotteria e articoli connessi e presenta un livello
medio-alto nell’Abbigliamento. Un medio-alto livello di specializzazione delle
esportazioni si osserva per il Veneto, con un indice del 176,3 composto da un
alto livello di specializzazione nell’Occhialeria e forniture
medico-dentistiche, un medio-alto livello nella Gioielleria, bigiotteria e
articoli connessi e negli Articoli in pelle e un medio livello
nell’Abbigliamento. Seguono le Marche e l’Umbria con un indice di
specializzazione delle esportazioni nel Settore della Moda esteso
rispettivamente del 141,2 e 128,3: le Marche concentrano la specializzazione,
di alto livello, esclusivamente negli Articoli in pelle mentre in Umbria
l’indice è composto da un alto livello nell’Abbigliamento e un medio-alto
livello nel Tessile. A livello provinciale il 30,9% delle province è
specializzato nell’export del Settore Moda esteso per un valore di 46,8 miliardi
di euro, pari al 76,7% del totale esportato nel settore. Le province risultano
specializzate per il 30,0% nell’Abbigliamento (pari all’81,5% dell’export del
comparto), per il 22,7% negli Articoli in pelle (82,2% dell’export), per il
18,2% nel Tessile (61,3% dell’export), per l’11,8% in Occhialeria (67,4%
dell’export) ed infine per l’8,2% nella Gioielleria (88,7% dell’export).