L’energia e la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale
In Italia 280 imprese energetiche (l’8,4% del totale) pioniere dell’IA. Diffusione più elevata in Germania (13,7%) e Francia (9,9%). Maggiore utilizzo nella robotica, analisi dati, processi di sicurezza Ict e produzione

Il lancio a novembre 2022 di ChatGPT, il software di simulazione di una conversazione con un essere umano basato su intelligenza artificiale (IA) e machine learning (apprendimento automatico) sviluppato da OpenAI, ha aperto un dibattito su vasta scala sulle prospettive connesse con lo sviluppo di questa tecnologia. L’IA influirà sulla struttura di offerta di servizi di assistenza ai clienti e di vendita al dettaglio. Inoltre, saranno coinvolti servizi ad alta intensità di conoscenza dove sono controllati ed analizzati grandi quantità di dati: professioni legali e mediche, servizi di consulenza fiscale e finanziaria, servizi pubblici come la sanità e l’istruzione. Gli algoritmi evolveranno, fino a svolgere attività creative, oltre a quelle ripetitive. Con l’evoluzione dell’IA, aumenteranno i rischi di concentrazione economica, mentre si delinea un intreccio di rilevanti implicazioni geopolitiche. Si pongono interrogativi sul fronte della qualità e veridicità delle informazioni e dell’accuratezza dei contenuti generati da algoritmi, mentre si aprono nuove frontiere negli ambiti giuridici della contrattualistica, delle assicurazioni e della tutela della privacy. Si amplificano le ripercussioni della transizione digitale sul sistema delle imprese e il mercato del lavoro, con ricadute sulla disoccupazione tecnologica.

Le imprese energetiche sulla frontiera dell’IA – Le frontiere dell’IA sono già percorse da un cluster, che diverrà sempre più consistente, di imprese del settore energia e utilities, come documentiamo analizzando i dati della nuova sezione della rilevazione europea sull’uso dell’ICT nelle imprese, dedicata all’utilizzo di tecnologie di IA legate a specifiche finalità aziendali.

L’8,4% delle imprese del settore energetico utilizza sistemi di Intelligenza artificiale per almeno una delle sette finalità proposte – equivalente a 280 imprese del comparto con 10 addetti ed oltre – a fronte del 9,4% della media Ue 27; la quota sale al 13,7% in Germania, seguito dal 9,9% rilevato in Francia e al 9,3% in Spagna.

Per finalità di utilizzo i tools di IA sono utilizzati dalle imprese del settore energia e utilities (produzione elettricità e gas, acqua e rifiuti, Nace 2 D-E) in modo più intenso per l’automatizzazione di flussi di lavoro attraverso software robot (nel 42,3% dei casi, 11,7 punti sopra alla media delle imprese), per analizzare dati attraverso l’apprendimento automatico – machine learning, deep learning e reti neurali – (35,2%, 11,8 punti sopra alla media),  per la conversione della lingua parlata in formati leggibili da dispostivi informatici attraverso tecnologie di riconoscimento vocale (34,2%), per identificare oggetti o persone sulla base di immagini (28,6%), per l’estrazione di conoscenza e informazione da documenti di testo (22,8%, di 15,1 punti inferiore alla media), per generare linguaggio scritto o parlato – generazione del linguaggio naturale – (21,0%); più contenuto (9,2%) l’utilizzo per consentire il movimento fisico delle macchine tramite decisioni autonome basate sull’osservazione dell’ambiente circostante, come robot, droni e veicoli a guida autonomi.

In relazione agli ambiti aziendali di adozione di sistemi di IA da parte delle imprese del settore energia e utilities, si registra una maggiore diffusione nei processi della sicurezza informatica (48,0%), della produzione, ad esempio per la manutenzione predittiva o il controllo qualità della produzione (31,8%), dell’organizzazione dei processi di amministrazione aziendale, come l’analisi dati a supporto degli investimenti o per effettuare previsioni di vendita, (29,8%), della logistica (27,0%), della gestione d’impresa attraverso l’analisi dati a supporto degli investimenti o per effettuare previsioni di vendita (25,6%), del marketing e vendite, ad esempio, per funzioni di assistenza ai clienti o campagne promozionali personalizzate (23,6%) e, con quota più contenuta (15,2%), per la gestione delle risorse umane.

Imprese ed energia, 28 febbraio 2023