Lo scorso 17 ottobre 2023 è stato presentato il 13° Rapporto di Confartigianato Lombardia ‘IMPRONTE D’IMPRESA. Un’identità d’avanguardia per le PMI’, evento che è possibile rivedere integralmente qui. Alcune evidenze del lavoro sono state discusse durante la puntata di TgEconomy del 17 ottobre su Telelombardia, durante la quale il Presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti, ha commentato alcuni dati chiave e le strategie messe a terra dalle imprese per affrontare la presente congiuntura.
Come ogni anno tra le prime pagine del Rapporto, fungendo da connettore tra i contenuti salienti del lavoro e il contesto odierno in cui si muovono le imprese, è inserito il contributo del Direttore Scientifico Enrico Quintavalle, che pone l’accento su diversi aspetti di rilievo. Il primo riguarda l’incremento del PIL lombardo del +3,9%, nel 2023 rispetto al 2019, che conferma che la Lombardia è locomotiva d’Italia anche nella fase si ripresa. Altro dato chiave messo in evidenza riguarda uno dei principali ostacoli odierni al fare impresa, gli alti prezzi dell’energia, che hanno determinato un extra costo per le MPI lombarde, nel 2022, di 4,8 miliardi. In evidenza anche l’esplosione della crisi del reperimento di manodopera con un 46,5% di entrate, a fine estate 2023, difficili da trovare. Fenomeno quest’ultimo su cui interagiscono numerosi fattori causali, in primis la crisi demografica: dal 2012 al 2022 sono 116 mila giovani lombardi under 35 in meno che si offrono sul mercato del lavoro. Si delinea nel prossimo futuro un mercato del lavoro turbolento che, con il 38% di occupati con 50 anni e oltre, presto sarà interessato da un rilevante passaggio generazionale dei dipendenti che originerà problemi al mondo dell’impresa e alla sua continuità.
I 10 numeri chiave del Rapporto 2023 presentati da Licia Redolfi, ricercatore dell’Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia, e oggetto dell’ultima newsletter delle federazione regionale, fanno riferimento ai 12 imprenditori, che hanno parteciperanno ai focus group di luglio, le cui testimonianze hanno rappresentato il punto di partenza per le analisi del rapporto sui tre temi chiave – persone, IA e robotica e sostenibilità – e la costruzione del sondaggio di ascolto ai cui hanno partecipato 1.400 associati. Al 71,6% di MPI che impiegando oltre un anno a formare i neoassunti riscontrano maggiori difficoltà a trattenere manodopera, in media tale quota si attesta al 68,8% per le piccole imprese. Problema che insieme alla difficoltà a trovare manodopera attanaglia le imprese. Al 45,7% di MPI che a causa della difficoltà a trovare e trattenere manodopera non sono in grado di far fronte a nuovi ordini. Al 56,8% di MPI che riconoscono importanza alla collaborazione con scuole e a tirocini/ stage per attenuare il problema del personale. All’aumento di +1,3 punti della quota di imprese che indirizzano risorse alla formazione per dotare i propri dipendenti di competenze digit, dinamica che conferma l’importanza della persona per la valorizzazione degli investimenti tecnologici dell’impresa. Al 32,5% che rappresenta la quota di entrate maggiormente esposte all’impatto dell’IA sull’occupazione, valore che posiziona la Lombardia 1^ nella classifica nazionale. Al fatto che poiché i margini di sviluppo della tecnologia avanzata e le sue conseguenze sul mondo delle imprese sono ancora poco nitidi solo l’8,2% di MPI ha consapevolezza dei reali possibili sviluppi dell’IA nel proprio settore. Al 72,8% di MPI che hanno introdotto almeno un’azione pro-sostenibilità ambientale, riducendo la produzione di rifiuti e i consumi di energia e acqua. Al 67,2% di MPI con dipendenti che hanno portato avanti almeno un’azione pro-sostenibilità sociale, in particolare sostenendo iniziative di salvaguardia della salute dei dipendenti (es. ampliamento programmi medicina preventiva, etc.), coinvolgendoli i lavoratori nella definizione e raggiungimento di obiettivi d’impresa e partecipando e sponsorizzando eventi di comunità. A un numero che da conferma che MPI e artigianato sono da sempre promotrici delle buone prassi che rappresentano i principi cardine della sostenibilità sociale: nell’arco di cinque anni ogni piccola impresa lombarda ci sono 3 giovani che hanno imparato un mestiere.