Report Le‘ganasce fiscali’ alla crescita. L’economia italiana stretta tra bassa crescita e alta pressione fiscale. I possibili interventi per tornare a crescere.
Il lavoro è stato realizzato con la Direzione Politiche Fiscali e contiene analisi aggiornate con i dati dell’ultimo documento di finanza pubblica del Governo del 21 marzo e delle previsioni della Commissione Europea del 22 febbraio.
Il lavoro potrà essere di supporto nelle attività conseguenti alle decisioni della Giunta esecutiva del 13 marzou.s. che indicano, tra le strategie prioritarie per tornare a crescere, la riduzione della pressione fiscale attuata con riduzioni della spesa pubblica.


Il report esamina i temi della crescita,debito pubblico, saldi di finanza pubblica, entrate fiscali,pressione fiscale – con il confronto tra quella apparente e quella effettiva . Inoltre viene proposta una stima del divario fiscale con l’Eurozona – pari a 45,5 miliardi di maggiori entrate per i contribuenti italiani – ed esaminata composizione e dinamica della spesa e l’indicazione che un risparmio di spesa dell’1,6% all’anno per quatto anni che consentirebbe di annullare il gap fiscale con l’Europa.
Il lavoro richiama gli oltre venti casi esaminati nel rapporto ‘Il coraggio delle imprese’ in cui si puòridurre la spesa pubblica, migliorarne efficienza e garantire una migliore qualità ed efficacia dei servizi pubblici,
Viene esaminata la comparazione dellatassazione sugli utili di impresa con una analisi della concorrenza fiscale delle nazioni confinanti con l’Italia, la tassazione dell’energia elettrica, il cuneo fiscale, il sommerso, gli effetti su entrate e spese delle manovre 2011-2012.
In Italia l’‘eccesso di Stato’non è coerente con la scarsa qualità dei servizi pubblici: nel mondo l’Italia è al 13° posto per spesa pubblica sul PIL, al 15° posto per prelievo fiscale sugli utili di impresa ma precipita al 73° posto per contesto favorevole a fare impresa; si tratta di ‘numeri di un’equazione’ non più sostenibile.
Un capitolo è dedicato all’IMU con il richiamo del monitoraggio sul territorio effettuato dagli Uffici/Areefiscali e gli Uffici Studi e Osservatori MPI di Confartigianatodi Ancona, Lombardia, Ravenna, Veneto e Vicenza.
Last but not least, dopo un esame dei costi burocratici del fisco per le imprese, viene proposto il capitolo dei possibili interventi che contiene un focus sui principi contenuti nella delega fiscale e sulle relative azioni Confederali.