capitolo del Rapporto predisposto da Confartigianato (capitolo che trovate in allegato alla mail) che aggiorna l’indice che misura la qualità della vita nei distretti attraverso 41 indicatori territoriali raggruppati in 11 ambiti. Il lavoro valorizza e utilizza il set aggiornato di dati proposti nell’Indice Confartigianato della Qualità della Vita dell’Impresa.
Inoltre l’articolo proprone alcune evidenze che sottolineano come i ‘cattivi contesti’ costituiscano un freno alla crescita, analizza alcuni gap con l’Europa nelle condizioni di contesto e, infine,  esemplifica nel caso del Mezzogiorno come un ambiente ostile all’impresa nel ‘distretto che non c’è’ produca profondi squilibri sociali che penalizzano la crescita.
Ecco la classifica dei primi 10 distretti , cioè laddove esistono le condizioni più favorevoli per “fare impresa”.
1) Porfido e della pietra di Borgo Valsugana, TN (indice 743)
2) Ferro delle Valli Bresciane (Lumezzane), BS (736)
3) Confezioni e dell’abbigliamento della Bassa Bresciana (BS) (727)
4) Metalli Lecchese, LC (713)
5) Tessile, confezioni e accessori per l’abbigliamento della Valseriana/Bergamasca-Valcavallina-Oglio (BS) (712)
6) Coltello di Pordenone, PN (711)
7) Mobile della provincia di Pordenone, PN (711)
8) Abbigliamento Gallaratese (Asse del Sempione), VA (708)
9) Veneto della Termomeccanica-VenetoClima, VR (705)
10) Calzaturiero Veronese, VR (705)


Il 3° Rapporto dell’Osservatorio Nazionale Distretti Italiani http://www.osservatoriodistretti.org/sites/default/files/osservatorio-2012.pdf
Il Rapporto raccoglie contributi di analisi e studio di Federazione Distretti Italiani, Unioncamere, Banca d’Italia, Confartigianato, Censis,  Fondazione Edison, Intesa Sanpaolo e Symbola, oltre ad approfondimenti di Fondazione Nord Est e Fondazione Manlio Masi.