Nota ‘Alcune evidenze su imprese, occupazione e lavoro indipendente delle donne – Il quadro territoriale delle imprese femminili artigiane e totali‘. Il lavoro propone l’analisi di alcune evidenze basata su dati Unioncamere-Infocamere ed Eurostat sull’imprenditoria femminile e il lavoro indipendente delle donne in Italia, oltre alla distribuzione territoriale dell’imprenditoria femminile. A fine 2024, le imprese a conduzione femminile registrate sono 1.307.116, pari al 22,2% del totale. Le imprese artigiane femminili sono 218.314, pari al 17,5% delle imprese artigiane totali.  Negli ultimi cinque anni, la quota di imprese femminili è aumentata di 0,2 punti percentuali rispetto al 2019, mentre quella delle imprese artigiane femminili è cresciuta di 0,6 punti. A livello regionale, le regioni con la maggiore incidenza di imprese femminili artigiane sono Abruzzo, Marche e Molise (20,1%). A livello provinciale, le province con la maggiore quota di imprese artigiane femminili sono Prato , Chieti  e Pescara.

In relazione al lavoro indipendente femminile, l’Italia si conferma  il primo paese in Europa per numero di donne occupate indipendenti, con oltre 1,5 milioni di imprenditrici e lavoratrici autonome. Nel 2024 l’occupazione femminile indipendente è cresciuta dello 0,9%, rispetto allo 0,2% della media UE. Particolarmente dinamico il segmento delle lavoratrici indipendenti con dipendenti, il cui marcato aumento è in controtendenza rispetto al calo della media UE.

Nel 2024 cresce l’occupazione femminile, con un maggiore dinamismo del Mezzogiorno. Nei primi 9 mesi del 2024, l’occupazione femminile è aumentata del 2,3%, superando quella maschile (+1,4%). Il Mezzogiorno ha registrato il maggiore incremento (+3,9%), con picchi in Sicilia e Campania .

Nei tre anni successivi all’invasione dell’Ucraina più dinamica l’occupazione delle donne – Tra gennaio 2022 e gennaio 2025, l’occupazione femminile è cresciuta del 6,4%, contribuendo per il 44,5% all’incremento totale dell’occupazione nel triennio.