Il crescente peso dello stato in economia e la necessità di massimizzare la crescita generata dagli investimenti e dalle riforme del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), richiedono una maggiore efficienza della Pubblica amministrazione (Pa), come documentato in una nostra analisi pubblicata su IlSussidiario.net. Una macchina pubblica poco performante riduce gli effetti moltiplicativi sul PIL degli interventi finanziati con i fondi di Next Generation EU, abbassa la traiettoria di crescita dell’economia italiana, riverberandosi sulla sostenibilità del debito pubblico.

Una Pa più efficiente attenua il peso della burocrazia: secondo la rilevazione Eurobarometro della Commissione europea condotta tra settembre e ottobre 2019, la complessità delle procedure amministrative è un problema per l’azienda per l’86% degli imprenditori italiani, quota superiore di quasi venti punti rispetto al 68% della media Eurozona e distante dal 62% dell’Ue.

Alcuni spunti dell’analisi sulla burocrazia di Confartigianato sono stati ripresi nell’allegato articolo di Sergio Rizzo ‘Ottocento leggi: ottocento spiegazioni impossibili’ pubblicato l’11 ottobre 2021 su la Repubblica Affari&Finanza.