‘Meccanica, tra incertezze dei mercati globali e sfide della twin transition – Rapporto Meccanica 2025 presentato da Enrico Quintavalle Responsabile dell’Ufficio Studi e Monica Salvioli dell’Osservatorio MPI Confartigianato Emilia Romagna il 6 marzo 2025 in occasione della riunione congiunta dei consigli direttivi Confartigianato meccanica e Subfornitura e Confartigianato Carpenteria meccanica convocata durante il MECSPE a Bologna.
I contenuti del Rapporto Confartigianato Meccanica 2025 – Il Rapporto analizza le condizioni del settore della meccanica in Italia e le prospettive per il 2025, evidenziando le principali sfide e opportunità per un settore strategico per l’economia italiana, con una forte specializzazione in alcune regioni come Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. La produzione meccanica ha subito un calo significativo nel 2024, più marcato rispetto al manifatturiero nel suo complesso. Le transizioni digitali e green sono elementi chiave per delineare il futuro del settore. Il Rapporto esamina lo stato dell’arte nei processi di digitalizzazione delle imprese – con un focus in relazione al progetto progetto Gate4Innovation avviato da Confartigianato -, dell’efficientamento energetico e della riduzione dell’impatto sull’ambiente. Permane una elevata difficoltà nel reperire personale con competenze qualificate, in particolar modo nell’ambito digitale e della sostenibilità. Il commercio internazionale ha mostrato segnali di ripresa, ma con un ritmo inferiore alle attese. Sull’export gravano i timori dei dazi USA mentre la recessione della Germania genera un impatto negativo sulle esportazioni italiane di prodotti della meccanica. La stretta monetaria ha aumentato il costo del credito, penalizzando la domanda di investimenti, in particolare in macchinari e impianti. L’incertezza sulla transizione verso la mobilità elettrica e la debole domanda di autoveicoli hanno influito sulla performance della filiera dell’automotive. L’occupazione presenta un calo nei prodotti in metallo, macchinari e mezzi di trasporto, mentre rimane in positivo per metallurgia e riparazione macchinari. La domanda di lavoro è prevista in forte calo nella primavera del 2025. Nell’ultimo trimestre i prezzi dell’energia elettrica hanno registrato un marcato rialzo, incidendo sui costi di produzione delle imprese della meccanica. Nel comparto è in corso un marcato processo di selezione delle imprese.
In un quadro complessivamente difficile, il Rapporto Meccanica 2025 di Confartigianato evidenzia alcuni segnali statistici positivi: miglioramento attese ordini, tenuta e crescita produzione in settori con elevata presenza di imprese artigiane, proseguimento della riduzione tassi da parte della BCE, crescita congiunturale degli investimenti in macchinari e impianti dopo 4 trimestri consecutivi di calo, tenuta dell’occupazione, calo infortuni nell’artigianato, crescita della qualità intrinseca delle esportazioni di beni strumentali e un calo della produzione che si trasmette solo in parte sulla riduzione del valore aggiunto.