Rapporto “La caduta. Lo spread di investimenti pubblici e infrastrutture” pubblicato per l’iniziativa #QuelliDelSì del 13 dicembre a Milano.
Il Rapporto esamina le tendenze degli investimenti privati, con il traino delle imprese e la crisi degli investimenti pubblici, che colloca l’Italia ultima in Ue per accumulazione del capitale pubblico. Inoltre si esaminano i trend delle opere stradali e degli investimenti autostradali, oltre alla situazione delle opere incompiute. Sono poi evidenziati gli effetti sull’occupazione della caduta degli investimenti in costruzioni e le tendenze di lavori pubblici e investimenti delle Amministrazioni locali, con un focus sulle perdite degli acquedotti conseguenti alla scarsa manutenzione. Un capitolo esamina il ruolo strategico delle infrastrutture per la logistica della produzione e per il made in Italy, con l’esame del perimetro delle piccole imprese interessate dalle infrastrutture. Alcune evidenze mostrano la necessità di un mix infrastrutturale equilibrato tra Nord e Sud, tra locale e globale, con un focus per il Nord sulla direttrice del Brennero e per il Mezzogiorno sui porti, gli asset per l’attrazione turistica e il ritardo della rete ad alta velocità. Sono inoltre quotate le otto opere-simbolo indicate da Confartigianato, pari al 2,1% del PIL.
Il report, inoltre, esamina la dotazione infrastrutturale e la competitività dei sistemi regionali in Europa, i motivi che sostengono una politica fiscale centrata su imprese e investimenti per ottenere più crescita e i vincoli costituiti da burocrazia e corruzione, con un confronto europeo.
Investimenti pubblici necessari anche per prevenire: il Rapporto esamina l’esposizione al rischio idrogeologico e al rischio sismico. Il capitolo conclusivo è dedicato alle infrastrutture immateriali per la competitività ed esamina la copertura in banda ultralarga.
Il Rapporto contiene numerose evidenze a livello regionale, tra i quali la spesa pro capite delle Amministrazioni locali, livello e dinamica della Spesa pubblica per beni e opere immobiliari, la variazione degli occupati nelle Costruzioni sottostante ai minori investimenti pubblici, i tempi di realizzazione delle opere e i “tempi morti” causati dalla eccessiva burocrazia, il ranking nell’indice infrastrutturale regionale, presenza del fenomeno della corruzione, e connessione in banda ultralarga. Inoltre è proposto il quadro su Prodotto interno lordo, export, export di MPI e Investimenti privati.
Una Appendice statistica disponibile nella intranet “Il perimetro delle piccole imprese interessate dallo sviluppo infrastrutturale” con dati provinciali sulle piccole imprese (e relativi addetti) interessate dalla domanda – nei settori del manifatturiero e trasporti – ed offerta – nelle costruzioni – di infrastrutture.