Report ‘2025, le prospettive per il legno arredo’ presentato dall’Ufficio Studi di Confartigianato nel corso dell’evento “Legno – Arredo tra Innovazione e Sostenibilità – Prospettive e sfide per il futuro”, tenutosi a Como giovedì 16 gennaio 2025.

Nel corso del convegno, moderato da Federica Colombini, Responsabile Area Categorie di Confartigianato Como e aperto dagli interventi di Marco Bellasio, Presidente Settore Legno Arredo Confartigianato Imprese Como e Maurizio Longhin, Presidente Nazionale Arredo, sono state presentate le opportunità del progetto “G4I – Gate for Innovation” di Confartigianato da Vittorio Blasoni, dell’Ufficio Innovazione, Reti e Progetti di Coesione Confartigianato.

Il focus sul Regolamento “Deforestazione zero” – Nell’intervento di Guido Radoani – Responsabile Sistema Imprese di Confartigianato, è stato proposto un approfondimento sulla normativa EUDR alla luce dell’entrata in vigore del Reg. UE 2023/1115, il c.d. Regolamento “Deforestazione zero”, un tema già al centro di un precedente report e webinar di Confartigianato. Nell’evidenziare gli obiettivi del Regolamento, che mira a contrastare la deforestazione ed il degrado forestale in relazione alla produzione di determinate materie prime e pertanto ad incrementare le opportunità di mercato per i prodotti sostenibili, l’intervento si è focalizzato sull’impatto che detto Regolamento avrà sull’artigianato e le piccole imprese del legno-arredo.

Le regole sull’EUDR coinvolgono principalmente i soggetti che immettono per primi sul mercato comunitario o esportano verso Paesi extra UE, prodotti di legno o derivati. Tali soggetti dovranno svolgere la dovuta diligenza per accertare che tali prodotti siano legali e contraddistinti da un rischio di deforestazione e degrado forestale nullo o trascurabile. Per i soggetti che, invece, comprano o vendono prodotti EUDR già immessi sul mercato gli adempimenti sono meno stringenti. Per le PMI, l’operatività delle nuove regole decorre dal 30 giugno 2026.

I contenuti del report – Nella presentazione di Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato, sono evidenziate le tendenze del settore del legno-arredo in Italia, con particolare attenzione alla Lombardia e alla provincia di Como, delineando le tendenze previste per il 2025. Sul comparto pesano i fattori di rischio rappresentati dalla tensioni geopolitiche, la crisi in Germania, il calo del commercio internazionale e tensioni dei prezzi energetici.
Nel comparto del legno arredo in Lombardia operano 8.850 aziende, di cui 5.938 artigiane, con 46mila addetti nel settore. In Lombardia nel terzo trimestre 2024 la produzione del legno-arredo ha registrato un calo del 3,5% (vs -4,1% in media nazionale), facendo peggio solo rispetto a meccanica e moda.
In chiave nazionale, per le esportazioni di mobili si osserva un calo del 10,4% in Germania, mentre cresce (+4,3%) quello degli Stati Uniti, primo mercato del made in Italy per mobili per la casa, sedie e divani. Tra le province lombarde, gli USA sono il primo mercato per i mobili di Monza e Brianza, Como e Milano. E’ proprio su questo mercato che la possibile introduzione di dazi addizionali da parte degli Stati Uniti potrebbe avere impatti significativi sul made in Italy, come ha evidenziato il recente report di Confartigianato, oggetto di un comunicato stampa ampiamente ripreso dai media.
Sul fronte dell’occupazione si registrano segnali di debolezza, mentre rimane elevata la difficoltà nel reperire personale qualificato. Su tale criticità pesa la crisi demografica, che nei prossimi vent’anni in Lombardia delinea un calo del 7,5% della popolazione in età lavorativa.

L’asse padano dei mobili – Como è la quarta provincia italiana per peso delle micro e piccole imprese (MPI) del legno e mobili sul totale dell’economia del territorio, dietro a Pesaro e Urbino, Pordenone e Treviso. Le province di Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Brianza e Como per la Lombardia, quelle di Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Verona per il Veneto e quelle di Udine e Pordenone per il Friuli-Venezia Giulia, costituiscono l’’asse dei mobili’ della pianura padana che unisce i distretti specializzati nella produzione di mobili. Nel loro complesso, le 12 province in esame sono il terzo esportatore europeo di mobili, dietro a Polonia e Germania. Complessivamente, queste province esportano mobili per un valore equivalente a quello di Spagna, Danimarca e Francia messe insieme.

Infine, una sezione del report di Confartigianato è stata dedicata alla diffusione nel settore del legno e mobili degli investimenti digitali e la loro interazione con i processi di innovazione e di sostenibilità.