Report ‘Ceramica ad alta vocazione artigiana – imprese, trend e prospettive del territorio’ presentato da Enrico Quintavalle, Responsabile Ufficio Studi Confartigianato e Carlotta Andracco, dell’Ufficio Studi Confartigianato Vicenza il 7 settembre 2024 al convegno “Ceramic@rtigiana, il futuro delle imprese fra innovazione e tradizione” organizzato a Nove (Vicenza) da Confartigianato Imprese, Confartigianato Imprese Veneto e Confartigianato Imprese Vicenza, nell’ambito della 27ª Festa della Ceramica di Nove.
Nell’intervento di Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi, sono stati presentati i dati chiave nazionali e internazionali del settore. Il comparto della ceramica – che realizza soprattutto ceramica artistica e tradizionale, vasellame, altri articoli di uso domestico e articoli ornamentali di ceramica – a fine giugno 2024 conta 2.974 imprese, con una spiccata vocazione artigiana: le 2.222 imprese artigiane sono infatti quasi i tre quarti (74,7%) del comparto, incidenza che è 3,5 volte il 21,3% rilevato per il totale economia. Le imprese della ceramica generano un fatturato di 450 milioni di euro, di cui il 62,4% viene esportato (quota superiore di 16,0 punti percentuali rispetto al 46,5% del Manifatturiero), ed un valore aggiunto di 182 milioni di euro. Le micro e piccole imprese (MPI) generano l’82,9% dell’occupazione, il 59,9% del valore aggiunto ed il 54,3% del fatturato del settore. Per quanto riguarda l’occupazione, il comparto della ceramica conta 6.123 addetti, di cui 3.697 sono nell’artigianato rappresentando il 60,4% degli addetti del comparto. Nel 2023 nelle professioni legate alla produzione di ceramica le micro e piccole imprese richiedono 860 lavoratori, di cui 540, pari al 62,8% sono di difficile reperimento, quota che supera di 14,7 punti il 48,1% del totale entrate in MPI.
Oltre 4 imprese della ceramica su 10 sono guidate da donne – Il comparto ha una elevata presenza di imprese femminili: si tratta di 1.132 imprese attive che rappresentano il 41,6% delle imprese del comparto, quasi il doppio del 22,7% del totale economia e oltre il doppio rispetto al 18,0% del Manifatturiero. Tra 203 comparti manifatturieri, la ceramica è il 5° per peso dell’imprenditoria femminile.
Nell’intervento di Carlotta Andracco è delineata la presenza delle imprese nei territori della ceramica italiana. Metà (51,2%) delle imprese totali del comparto si concentrano in quattro regioni: Sicilia con 488 imprese (16,4% del totale), Campania con 432 imprese (14,5%), Toscana con 330 imprese (11,1%) e Veneto con 272 imprese (9,1%). Tra le principali regioni – ognuna con almeno 100 imprese totali – si rileva una incidenza dell’artigianato superiore alla media per Sardegna con l’84,5%, Puglia con l’83,9%, Sicilia con l’82,6%, Umbria con il 78,7% e Veneto con il 76,1%.
Quasi la metà delle imprese (48,8%) del comparto della ceramica si concentra in dieci province: Perugia con 243 imprese (8,2% del totale), Catania con 203 imprese (6,8%), Firenze con 187 imprese (6,3%), Salerno con 185 imprese (6,2%), Napoli con 182 imprese (6,1%), Vicenza con 169 imprese (5,7%), Messina con 90 imprese (3,0%), Taranto con 73 imprese (2,5%), Palermo con 61 imprese (2,1%) e Milano con 57 imprese (1,9%).
In termini di specializzazione settoriale, sono sei le regioni specializzate nella ceramica: al primo posto troviamo l’Umbria con indice pari a 575, segue Sicilia (205), Toscana (166), Campania (142), Sardegna (137) e il Veneto con indice pari a 117 (è presente una specializzazione con indice superiore a 100).
A livello provinciale, la prima provincia per specializzazione nel settore è Perugia con indice pari a 697, seguono Vicenza (426), Catania (386), Siena (380), Firenze (362) e Salerno (307).
Il made in Italy della ceramica – Secondo le ultime evidenze disponibili relative ai 12 mesi terminanti a maggio 2024, le esportazioni del comparto della ceramica ammontano a 339 milioni di euro, di cui 250 milioni in prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali (73,8%) e 89 milioni in altri prodotti in ceramica (26,2%). Il Veneto è la prima regione per esposizione delle esportazioni di prodotti in ceramica con una incidenza pari all’1,13% sul valore aggiunto regionale, quasi il triplo dello 0,44% nazionale) e rappresenta quasi un quarto (23,8%) delle esportazioni italiane del settore. I dati più recenti relativi al I trimestre 2024, mostrano per il Veneto una crescita dell’export di prodotti in ceramica pari a +16,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, variazione più che tripla rispetto al +4,9% registrato a livello nazionale. Tra i principali mercati di destinazione si osservano le maggiori crescite verso Danimarca (+114,5%), Regno Unito (95,8%) e Cechia (+54,5%).
L’Italia è il 6° esportatore europeo del comparto della ceramica con una quota dell’8,7% sul totale Ue. In chiave dinamica, nel 2023 le vendite del made in Italy crescono dell’1,8%, in controtendenza rispetto al -2,3% della media Ue.