Report ‘Edilizia, le tendenze nella calda estate dei prezzi’

Report ‘Edilizia, le tendenze nella calda estate dei prezzi’ presentato dall’Ufficio Studi giovedì 21 luglio alle ore 17 in un webinar organizzato da Anaepa-Confartigianato Edilizia.
Il report è completato dall’allegata Appendice statistica ‘Costruzioni, imprese e addetti: MPI con meno di 50 addetti, artigianato e totale per regione, ripartizione e provincia’.

Tutti i lavori 2021-2022 dell’Ufficio Studi pubblicati in questo sito in cui cono contenuti dati e analisi sull’Edilizia.

Highlights

Nell’ambito degli interventi di politica economica, il superbonus del 110% ha svolto una rilevante funzione anticiclica, consentendo al comparto delle costruzioni di ammortizzare i pesanti effetti recessivi sull’intera economia generati dall’azione di contrasto alla pandemia da Covid-19. Con il supporto di questo incentivo fiscale finalizzato al risparmio energetico e alla transizione green, l’Italia nel settore delle Costruzioni ha registrato la migliore performance rispetto ai  principali paesi dell’Unione europea.
Trend a doppia cifra della produzione – La crescita della domanda sostenuta dalle detrazioni fiscali in Italia ha contribuito, negli ultimi dodici mesi ad aprile 2022, ad un aumento di produzione nelle costruzioni del 21,2% rispetto al 2019, a fronte dello stagnante +1,1% dell’Eurozona; tra i maggiori paesi dell’Unione europea la Germania segna un crescita del 2,5% mentre la produzione in Francia arretra del 4,8%.
Creazione di valore decisiva per la ripresa – L’Italia è il secondo paese dell’Unione a 27, dopo la Grecia, per crescita del valore aggiunto che nell’ultimo anno – tra il secondo trimestre 2021 e primo trimestre del 2022 – risulta del 18,1% superiore al 2019, a fronte di un recupero inferiore  al punto percentuale (0,9%) dell’Unione a 27. Tra gli altri maggiori paesi europei la Germania segna un aumento dell’1,2% mentre la Francia registra una flessione (-1,8%) e la  Spagna un calo più severo (-14,2%).
Edilizia tiene  a galla il mercato del lavoro colpito dalla pandemia – Tra il primo trimestre 2020 e il primo trimestre 2022 l’occupazione totale in Italia è scesa di 22 mila unità (-0,1%), combinazione di un aumento di 176 mila occupati (+13,3%) nelle costruzioni e la diminuzione di 106 mila unità (-0,7%) nei servizi, di 50 mila unità (-5,7%) nell’agricoltura e di 41 mila unità (-0,9%) nella manifattura.
Stimolo all’economia del Mezzogiorno – Nel 2021 il valore aggiunto delle costruzioni è salito del 21,3% rispetto al 2020, combinazione di un aumento del 19,8% nel Centro Nord e di una più marcata dinamica nel Mezzogiorno, in cui l’aumento arriva al 25,9%. Nel primo trimestre del 2022 l‘occupazione delle costruzioni nel Mezzogiorno è salita di 101 mila unità rispetto al primo trimestre del 2020, pari al 27,9% in più, a fronte dei 74 mila occupati in più, pari al +7,78%, del Centro-Nord.
Imprese più produttive – Il sistema delle costruzioni è caratterizzato da una diffusa presenza di micro e piccole imprese, che in Italia determinano l’86% dell’occupazione del comparto, 13 punti in più del 73% della media dei maggiori paesi Ue. In Italia il maggiore input di lavoro nella fase di ripresa post-pandemia è caratterizzato da un aumento dell’efficienza dei processi aziendali, determinando negli ultimi 12 mesi a marzo 2022 un aumento della produttività del lavoro del 6,3%, in controtendenza rispetto al calo del 2,6% della media Ue; il valore aggiunto per ora lavorata in Italia sale con maggior intensità rispetto al +1,4% della Germania, mentre l’indicatore risulta in diminuzione in Francia (-4,5%) e Spagna (-12,4%).
I rischi del blocco dei crediti nei cassetti fiscali – La performance delle costruzioni potrebbe essere compromessa dal blocco di 5,2 miliardi di euro di crediti nel cassetto fiscale delle imprese, la cui inesigibilità è valutata è stimata in 46.912 addetti in meno nelle micro e piccole imprese, un effetto che ridurrebbe del 40% l’aumento di occupazione del settore nell’ultimo anno.

I contenuti del report ‘Edilizia, le tendenze nella calda estate dei prezzi’

Il lavoro esamina le condizioni del turbolento contesto dell’estate 2022, tra cui i carenti investimenti che amplificano la crisi idrica causata dalla siccità, le tendenze della crescita e i rischi sottesi alla crisi di governo. Dal report  emerge il ruolo dell’Edilizia di locomotiva della ripresa in Italia e la posizione di leadership europea tratteggiato dal trend di investimenti, produzione, valore aggiunto e occupazione. Sono poi esaminate le più recenti tendenze degli indicatori congiunturali, delle compravendite e dei lavori finanziati dal superbonus – con le ricadute della criticità dei crediti bloccati nei cassetti fiscali – e il quadro settoriale aggiornato sugli infortuni. Un capitolo è dedicato alla crescita dei prezzi, con il quadro di dettaglio su materie prime, energia, prodotti per l’edilizia e le tendenze dei prezzi alla produzione di edifici e opere pubbliche e dei servizi di manutenzione della casa, caratterizzati da una alta vocazione artigiana, completato con il trend dei prezzi delle abitazioni. Infine, sono delineate le linee evolutive delle politiche economiche – con le tappe del complesso percorso dei prossimi mesi – e le ricadute sulla competitività delle imprese. Sono evidenziate le News dell’Ufficio Studi dedicato alle Costruzioni pubblicate sul portale confederale dal 2020 al 2022.


Autore

Ufficio Studi

Data di pubblicazione

21/07/2022

Categorie tematiche

Economico Struttura imprenditoriale

Documento Principale

Riservato

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