Report ‘Finanza d’impresa, tra crisi energetica e stretta monetaria’ presentato dall’Ufficio Studi il 29 novembre 2022 all’evento “Credito alle imprese, fiducia nel Paese” organizzato da Confartigianato, in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
Il lavoro esamina i fattori che influiscono sulla domanda di prestiti, tra la ripresa del 2022 e la crisi energetica che ha raggiunto il suo apice nella scorsa estate, determinando una crescita dell’inflazione su livelli inediti per l’Eurozona, e concorrendo al rallentamento dell’economia. Ad ottobre 2022 l’inflazione dell’Eurozona supera la barriera psicologica della doppia cifra, pari al 10,6% (era 9,9% a settembre), con l’Italia che registra un tasso superiore di 2 punti percentuali e pari al 12,6% (era 9,4% a settembre) e la Germania a 11,6% (già a settembre arrivava al 10,9%) mentre il tasso si ferma al 7,1% in Francia (era 6,2% a settembre).
Nel report dell’Ufficio Studi, dopo un esame delle più recenti tendenze della congiuntura e del quadro macroeconomico, caratterizzato dal traino degli investimenti, viene analizzata la turbolenza monetaria a seguito degli interventi messi in campo dalle banche centrali per stabilizzare i prezzi e l’impatto sul costo del credito per le imprese, con un focus retrospettivo sui rialzi 2005-2008. Con l’obiettivo di riportare la stabilità dei prezzi, la risposta di politica monetaria della Banca centrale europea è stata vigorosa, con un aumento dei tassi ufficiali di ben 200 punti nell’arco di soli 98 giorni, con ricadute sul costo del credito alle imprese. Per le micro e piccole imprese (MPI), nell’ipotesi controfattuale di un costo del credito che rifletta l’andamento dei tassi ufficiali, si determinerebbe un impatto di 2,6 miliardi di euro sugli oneri finanziari delle MPI.
Nel lavoro, inoltre, sono esaminate le recenti tendenze del mercato del credito con dinamica dei prestiti totali, alle piccole imprese, per settore e nelle regioni, a fronte di una crescente difficoltà di accesso al credito. Infine, sono proposte alcune evidenze che sottolineano l’importanza del sistema associativo nell’accompagnamento delle imprese nell’era del credito “algoritmico”, in un contesto di elevata incertezza e di crescente complessità nella valutazione del ritorno degli investimenti, per la quale si intrecciano gli aspetti economici con quelli di efficienza energetica, di digitalizzazione e di sostenibilità ambientale dei processi aziendali.