Report ‘Giovani, impresa e lavoro, tra presente e futuro’ presentato il 28 maggio alla Convention 2024 dei Giovani imprenditori da Enrico Quintavalle Responsabile dell’Ufficio Studi Confartigianato e Licia Redolfi dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia.

I contenuti del report Giovani, impresa e lavoro, tra presente e futuro’
Il rapporto delinea le sfide economiche e demografiche che il sistema delle imprese deve affrontare nell’era dell’incertezza, con particolare attenzione alla qualità del lavoro e all’imprenditorialità giovanile. Alcune evidenze delineano le interazioni tra domanda e offerta di competenze, il trend degli investimenti e della produttività necessari per le transizioni demografica, digitale e green e per sostenere la crescita economica a lungo termine. Di seguito alcuni dei temi toccati nel report.

Incertezza economica globale – Dal 2008, con la Grande Crisi, il livello di incertezza economica è cresciuto, influenzato da eventi come crisi finanziarie, tensioni geopolitiche, pandemia, crisi energetica, inflazione e stretta monetaria.
Crescita – Dal 2007 al 2019, l’Italia ha avuto una crescita cumulata del PIL inferiore rispetto ad altri grandi paesi dell’Eurozona. All’opposto, tra il 2019 e il 2023, la crescita dell’Italia è stata più performante rispetto ai principali partner europei. A fronte della maggiore crescita, l’Italia ha visto un aumento più contenuto del rapporto debito/PIL, una variabile che rappresenta una sfida per la stabilità futura della finanza pubblica e dell’economia italiana.
La ripresa del mercato del lavoro giovanile – Nonostante le incertezze di natura geopolitica, la crisi energetica e la stretta monetaria, tra il 2021 e il 2023 la crescita dell’occupazione è stata trainata dai giovani under 35, in aumento dell’8,9% a fronte del +3,3% dell’occupazione senior, con un andamento migliore per laureati (+12,5%) e giovani donne (+9,9%). Anche dopo questa fase di ripresa, il tasso di occupazione degli under 35 italiani è del 45%, rimanendo la percentuale più bassa d’Europa a fronte di una media Ue del 58,6%. Siamo accanto a Grecia (45,1%) e Romania (46,5%), e lontanissimi dai valori di occupazione giovanile in Austria (70,6%), Malta (76,8%) e Olanda (82,1%).
Calo demografico – Nel decennio 2013-2023 la crisi demografica ha fatto diminuire la popolazione italiana di 874mila giovani tra 20 e 34 anni, con un calo dell’8,7%. Questo trend si riflette sulla composizione del lavoro indipendente: nel 2023 il numero di imprenditori e lavoratori autonomi over 60, pari a 897mila supera di circa un quarto quello degli under 35 (719mila). Il fenomeno, diffuso in tutta Europa, è più marcato in Italia dove la quota di giovani lavoratori indipendenti sul totale è pari al 15%, a fronte del 16,2% della media Ue. Dal 2030 al 2080 la popolazione italiana è destinata a diminuire di circa 245 mila abitanti ogni anno, con conseguenze significative per l’economia e la forza lavoro.
La domanda di competenze – La trasformazione digitale e lo sviluppo della data analysis aumentano la domanda competenze matematiche e informatiche, mentre in parallelo le conoscenze matematiche degli studenti italiani sono in declino, creando un disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro.
Il “grande spreco” – L’Italia ha il più numero di giovani inattivi in Europa. Di questi, uno su quattro (25,7%) è laureato.
Imprenditorialità – Nonostante gli effetti della crisi demografica l’Italia rimane il paese leader in Ue per imprenditori e lavoratori autonomi under 35. Le nuove imprese mostrano un potenziale di crescita degli occupati. L’Italia è il primo paese in Ue per orientamento dei giovani per imprese sostenibili, che mettono le persone e il pianeta prima del profitto, con una quota del 47%.
Prospettive future – Tra il 2024 e il 2028, ci sarà una significativa domanda di lavoro, con la necessità di sostituire molti lavoratori in uscita e di colmare le carenze di competenze. Tuttavia, l’Italia deve ancora affrontare sfide strutturali significative per migliorare il tasso di occupazione e la produttività.
Il focus territoriale su Lavoro, Competenze e Imprenditorialità – Le evidenze esaminate in chiave territoriale la dinamica dell’occupazione under 35, la difficoltà di reperimento, il costo del mismatch per le MPI, le pratiche maggiormente adottate dalle piccole imprese per attrarre e trattenere le persone, gli ostacoli nell’acquisizione delle persone, il trend demografico attuale e futuro, la mobilità dei giovani laureati, la collaborazione scuola-impresa, con la presenza di stage, la presenza di imprese gestite da under35, le imprese interessate dal passaggio generazionale e le nuove imprese giovanili.

In data 4 giugno viene pubblicata l’Appendice statistica e aggiornato il report per i contenuti dell’appendice e per un affinamento delle stime sul costo del mismatch per le MPI per territorio.

I contenuti dell’Appendice statistica ‘Giovani fra presente e futuro: i dati territoriali
– Dinamica occupazione under 35 nelle regioni
– Tasso occupazione under 35 nelle regioni
– Tasso occupazione under 35 nelle province
– Entrate difficili da reperire di under 30 nelle regioni
– Stima del costo per le MPI del mismatch connesso a lunghi tempi di ricerca dei lavoratori per regione
– Stima del costo per le MPI del mismatch connesso a lunghi tempi di ricerca dei lavoratori per provincia
– Dinamica demografica giovani 15-34 anni ultimi 20 anni (2004-2024) e prossimi 20 (2024-2044) nelle regioni
– Dinamica demografica giovani 15-34 anni ultimi 20 anni (2004-2024) nelle province
– Mobilità dei laureati italiani (25-39 anni) nelle regioni
– Mobilità dei laureati italiani (25-39 anni) nelle province
– Imprese totali e artigiane gestite da under 35 nelle regioni
– Imprese totali e artigiane gestite da under 35 nelle province
– Imprese interessate da passaggio generazionale dal 2016 al 2022 nelle regioni
– Imprese interessate da passaggio generazionale dal 2016 al 2022 nelle province
– Vere nuove imprese giovanili nelle regioni