Report “Le imprese della Moda nell’economia ibrida: innovazione e investimenti digitali” presentato l’11 luglio 2018 dall’Ufficio Studi nel corso di un convegno dedicato all’innovazione e al digitale nel settore dal titolo “Fashion 4.0 – Le tecnologie per l’economia del su misura” organizzato da Confartigianato ad ‘Origin Passion & Beliefs’, il Salone della manifattura italiana in Fiera di Rho Milano dal 10 al 12 luglio 2018, in contemporanea con Milano Unica. 

Il lavoro esamina la tendenza della congiuntura del settore con l’esame dell’andamento di produzione, esportazioni, commercio al dettaglio e spesa delle famiglie. Il lavoro esamina gli effetti di Impresa 4.0 sulla produzione di macchinari per il settore, la propensione all’innovazione e la crescita della qualità incorporata nel made in Italy. Alcune nubi all’orizzonte: guerra commerciale, frenata della domanda della Russia e rialzo del prezzo del petrolio.  

Viene evidenziata la maggiore tenuta occupazione delle micro e piccole imprese e in chiave territoriale sono evidenziate le regioni e province dove è più alto il peso delle MPI della Moda sull’economia del territorio: spiccano i casi di Toscana e Marche caratterizzati dall’elevato peso delle MPI del TAC rilevato a Prato e Fermo. Viene esaminata inoltre la difficoltà di reperimento nelle assunzioni per le professioni della moda. Il report propone alcune evidenze sul rischio automazione, sulla delocalizzazione e sulla concorrenza sleale del sommerso. Nell’analisi delle tecnologie digitali si esamina l’«amazonizzazione» dei consumi, la comunicazione tramite i social media, l’e-commerce, la domanda di competenze digitali. l’investimento nelle tecnologie digitali delle imprese e i fattori di digitalizzazione ritenuti più significativi. 


Alcuni highlight del rapporto sono contenuti nella News pubblicata sul portale: “Moda: nel 2018 produzione a +4,7% e vendite del made in Italy a +3,6%. Le sfide del digitale, per consolidare la crescita della produttività: +17,7% in dieci anni“.