Report presentato il 28 marzo 2019 all’evento di Confartigianato Terni “Stop abusivismo. Noi scegliamo legalità, salute e professionalità”. Il lavoro esamina le condizioni di bassa crescita economica e il rischio di concorrenza sleale del sommerso, esamina le tendenze del sommerso ed economia non osservata, con particolare riferimento alla quota di lavoro irregolare indipendente. Nell’ambito del focus territoriale viene stimato che l’evasione tributaria e contributiva conseguente al lavoro irregolare è pari al 79% della spesa personale sanità umbra. Viene infine esaminato l’ampio segmento di artigianato esposto alla concorrenza sleale: in particolare si evidenza che 1.000 soggetti nell’area potenzialmente interessata dal sommerso che si offrono sul mercato per il 50% del tempo lavorativo con compensi ‘al nero’ che non comprendono le imposte sul reddito e i contributi sociali, spiazzano il lavoro di 324 dipendenti regolari di micro imprese regolari. Infine sono esaminati due variabili che sono fortemente intrecciate con il fenomeno: pressione fiscale e regolazione attività di impresa. In particolare la pressione fiscale – apparente – del 42,2% del PIL, sale di 5,9 punti percentuali arrivando ad una pressione fiscale effettiva di 48,1%, calcolata sul PIL al netto della componente non osservata. Infine la regolazione di impresa, con l’Italia che rimane al 51° posto per le condizioni di fare impresa.