Report ‘Stretta monetaria, costo e trend del credito alle imprese nell’estate 2023′ con i seguenti contenuti:
- Stretta monetaria e raffreddamento della congiuntura
- Prosegue la stretta monetaria della Bce e i rischi per l’economia
Tengono (per ora) gli investimenti. Incertezza sulla durata della stretta monetaria
- Il costo del credito
- Dinamica dei prestiti e depositi, qualità del credito delle imprese
- Il trend dei prestiti e qualità del credito
- Caro tassi e politica fiscale: alcune evidenze
L’esposizione della finanza pubblica all’aumento dei tassi di interesse
Il report è corredato da una Appendice statistica “Costo, dinamica e qualità del credito tra marzo 2021 e marzo 2023 per territorio” (qui allegata) contenente livelli e dinamiche per regione e provincia delle seguenti varabili: Impatto caro tassi su costo del credito alle MPI (regionale), Costo del credito alle imprese, Prestiti alle imprese e alle MPI , Prestiti alle famiglie consumatrici per acquisto abitazioni, Depositi delle imprese, Qualità del credito: tassi di deterioramento
Abstract del report
La stretta monetaria a metà luglio 2023 registra un aumento dei tassi di riferimenti Bce +400 punti base nell’arco di un anno. Nonostante l’aumento costo del credito, in Italia tengono investimenti delle imprese, in salita dell’8,5% su base annua. Caro tassi più intenso in Italia, con i tassi su prestiti alle imprese a maggio 2023 al 4,81% mentre in Eurozona si fermano al 4,56%. In 12 mesi in Italia si registra un aumento dei tassi alle imprese di +362 punti base a fronte del +311 dell’Eurozona. Negli altri paesi, il caro tassi è più contenuto, con +316 punti base in Germania, +312 p.b. in Spagna e +286 p.b. in Francia. In Italia, i tassi pagati dalla piccole imprese sono superiori di 349 punti base a quelli delle imprese medio grandi. Sulla base dell’incremento tendenziale dei tassi sulle consistenze dei prestiti alle imprese, si stima un maggiore costo su base annua sul credito erogato alle MPI (micro e piccole imprese fino a 50 addetti) di 6.749 milioni di euro. A maggio 2023 i prestiti alle imprese sono diminuiti del 2,9%, in accentuazione rispetto al calo del -1,9% nel mese precedente. Nel dettaglio, i prestiti alle piccole imprese fino a 20 addetti scendono dell’8,2% (era -4,4% a marzo). Sul trend dei prestiti pesano sia la domanda degli investimenti che il livello dei tassi di interesse. Emerge un ulteriore irrigidimento delle condizioni dell’offerta di prestiti alle imprese. Sono già evidenti gli effetti sul bilancio pubblico della stretta, con l’aumento della spesa per interessi sul debito.