Il report ‘Tendenze del legno-arredo nell’autunno 2024’ delinea una fase critica per il settore legno-arredo, caratterizzata da contrazione della domanda estera, il rallentamento della produzione e dal termine di una fase espansiva dell’occupazione. Il fenomeno è diffuso su tutta la manifattura, che nei primi nove mesi del 2024 segna un calo della produzione del 3,4%, con una maggiore accentuazione del calo per il legno e i mobili che perdono rispettivamente il 4,5% e il 3,8% della produzione. La flessione produttiva è diffusa in Europa. Anche le vendite al dettaglio di mobili sono in contrazione, segnando un calo dell’1,1% nello stesso periodo. Anche grazie al sostegno della manovra di bilancio, per il 2025 si prevede una leggera ripresa dei consumi privati (+1,0%).
A novembre 2024 si registrano previsioni di peggioramento delle attese sugli ordini, con un saldo negativo più marcato per il legno (-22) rispetto ai mobili (-7).
Nei primi otto mesi del 2024 il settore legno-arredo registra un calo dell’export dell’1,9%, che segue una flessione del 5,3% nel corrispondente periodo del 2023: una tendenza negativa per due anni consecutivi non si registrava dal biennio 2008-2009, a seguito della Grande crisi innescata nel mercato dei mutui subprime negli Stati Uniti. In chiave settoriale, l’export registra una tenuta per il legno (+0,3%), mentre è in calo più marcato (-2,3%) per i mobili.
Si delinea il termine di un ciclo espansivo dell’occupazione nel settore, con un calo del 16,1% delle assunzioni previste tra novembre 2024 e gennaio 2025. Persistono difficoltà nel reperimento di manodopera, soprattutto nelle regioni del Nord Italia.
Le caratteristiche strutturali del settore in Italia delineano un elevata presenza delle micro e piccole imprese (MPI), che costituiscono il 70,2% degli occupati del settore, mentre è rilevante la concentrazione di imprese artigiane (64,7% del totale).
In termini di distribuzione geografica, si registra un maggiore peso delle MPI del legno-arredo in Friuli-Venezia Giulia, Marche, Bolzano, Trento e Veneto.  Pesaro e Urbino, Pordenone e Treviso, Como, Udine Monza e Brianza, Matera, Pistoia, Sondrio e Macerata sono le province dove il peso sull’economia provinciale delle micro e piccole imprese del settore supera il 2%.

Le evidenze contenute nel Report sono state presentate da Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi, il 3 dicembre 2024 ai Consigli Nazionali Congiunti di Confartigianato Arredo e Confartigianato Legno.