‘Tendenze del legno arredo nell’estate 2025’ presentato alla riunione dei Consigli nazionali congiunti di Confartigianato Arredo e Confartigianato Legno tenutasi il 22 luglio 2025.
I contenuti del report – Il contesto dell’estate 2025 è caratterizzato da una elevata incertezza derivante dalla guerra dei dazi, con impulsi recessivi su crescita, export e manifattura, mentre si registra il ritorno in Germania ad una politica fiscale espansiva dopo lo stop a vincolo sul debito. Prosegue del rientro dell’inflazione e del calo dei tassi BCE, mentre si osserva una decelerazione degli investimenti in edilizia, che mantiene però un tono ancora positivo. Si conferma l’intonazione alla prudenza della politica fiscale, con la politica di riarmo in UE che si confronta con i vincoli sulla crescita della spesa. Prosegue il sostegno agli investimenti da parte del PNRR.
I numeri chiave del settore Legno Arredo in Italia – Nel 2024 il settore del legno arredo in Italia conta 51.497 imprese registrate, di cui ben 33.280 imprese artigiane, pari al 64,6% del totale a fronte del 21,3% nel totale economia. Gli addetti delle imprese attive sono 220mila, di cui 87mila addetti nell’artigianato, pari al 39,7% del totale del settore, 2,7 volte il 14,5% registrato nel totale economia. Le micro e piccole imprese (MPI) con meno di 50 addetti impiegano il 70,2% degli addetti del settore a fronte del 48,7% della media del manifatturiero esteso, comprensivo di estrattivi e public utilities. Per il 2024 si stima che il settore generi un fatturato di 41,3 miliardi di euro ed il tal senso va ricordato che, secondo gli ultimi dati rilevati, le MPI contribuiscono per oltre la metà (51,2%). Le esportazioni ammontano a 13,9 miliardi di euro, pari al 2,2% dell’export nazionale, e per il 51,2% sono diretti su mercati extra UE.
Le tendenze del settore Legno Arredo – Nei primi 5 mesi del 2025 la produzione – corretta per gli effetti di calendario – di legno arredo cresce in controtendenza rispetto al calo del Manifatturiero nel nostro Paese e rispetto agli omologhi di settore in Germania e Francia. Anche le attese sugli ordini – dati grezzi – sono in positivo e vanno meglio della manifattura. Il settore contribuisce anche al buon andamento del mercato del lavoro: nel primo trimestre del 2025 l’occupazione, in media annua, segna una crescita in controtendenza rispetto al calo registrato in UE e anche le previsioni sulle entrate di lavoratori nel trimestre luglio-settembre 2025 sono più vivaci del manifatturiero esteso. Resta però rilevante il problema della difficoltà di reperimento dei lavoratori che per le imprese di legno e mobili è più elevata rispetto al totale delle imprese, seppur in diminuzione rispetto al 2024. La ripresa delle esportazioni di legno e arredo è invece in ritardo: nei primi 4 mesi 2025 si rileva un calo interamente imputabile ai mobili mentre le vendite di prodotti in legno crescono permettendo un miglioramento del settore rispetto alla dinamica del 2024. Vengono proposti i dati sulla dinamica al massimo dettaglio settoriale, sull’ammontare degli scambi commerciali al massimo dettaglio settoriale, sull’ammontare e la dinamica delle vendite nei primi 15 paesi clienti e sulla dinamica a livello regionale e per le principali province esportatrici. In tal senso si segnala che l’Italia è il primo venditore europeo di legno e mobili negli USA e che gli USA sono il nostro secondo cliente dopo la Francia e nei primi 4 mesi del 2025 le nostre vendite sono in crescita ed in controtendenza rispetto al calo delle vendite italiane di questi prodotti sui mercati esteri. In merito alle esportazioni di mobili, viene proposto un approfondimento sulle esportazioni delle 12 province sull’«asse dei mobili» della pianura padana (che valgono i due terzi del made in Italy di mobili) e la dinamica dei primi 10 esportatori europei. Le vendite al dettaglio di mobili e arredo diminuiscono nei primi 5 mesi del 2025 peggiorando anche rispetto alla dinamica del 2024.
Il focus sui serramenti – La produzione nei primi 5 mesi del 2025 nei settori di benchmark per i serramenti rivela una crescita per il cluster di riferimento serramenti in legno mentre diminuiscono quelli dei serramenti in metallo e plastica e stessa intonazione ha il fatturato nei primi 4 mesi del 2025. Vengono proposte le evidenze sugli incentivi collegati e serramenti ed infissi con un approfondimento regionale per il Superbonus 110%.