Energia elettrica e gas, prosegue la crescita delle imprese
Al 30 settembre in aumento dell’1,8% su base annua. Nel settore Energia e utilities 50,3 mld € di valore aggiunto e investimenti a 12,4 mld, +38,8% in due anni

La stretta monetaria sta spingendo in alto i tassi di interesse, in modo più marcato in Italia, riducendo la domanda di credito e gli investimenti. Segnale di tenuta per gli investimenti in attività imprenditoriali, in crescita le imprese del settore dell’energia elettrica e gas. Il caro-tassi potrebbe compromettere la crescita degli investimenti registrata nella ripresa post pandemia nel comparto di Energia e utilities.

A settembre 2023 il costo del credito per le imprese in Italia è salito di 376 punti base in dodici mesi, 50 punti in più dell’aumento di 326 punti base rilevato in Eurozona. I dati di Banca d’Italia pubblicati venerdì scorso indicano che, sempre a settembre, i prestiti alle imprese scendono del 6,7% rispetto un anno prima, intensificando il calo del 6,2% di agosto. Nel secondo trimestre di quest’anno gli investimenti in Italia segnano una flessione dell’1,7% rispetto al trimestre precedente, mentre tengono (+0,4%) nella media europea. Sul trend degli investimenti influisce il calo della fiducia delle imprese, che ad ottobre segna la terza flessione consecutiva.

Un segnale di tenuta arriva della demografia di impresa: nel terzo trimestre 2023 si osserva un saldo positivo di 15.407 unità tra aperture e chiusure di imprese, in miglioramento rispetto al saldo di 13.330 del terzo trimestre del 2022, ma che al di sotto della media dell’ultimo decennio.

L’esame dei dati camerali (open data Cciaa delle Marche di fonte Infocamere) indicano che al 30 settembre 2023 le imprese attive nel settore Energia e utilities sono salite dello 0,8% su base annua, grazie alla spinta del comparto di Energia elettrica e gas (+1,8%) che ha più che compensato la flessione (-0,7%) di Acqua e rifiuti, un calo in linea con la media del totale imprese. Il settore di Energia elettrica e gas ha mantenuto nel lungo periodo una dinamica positiva delle imprese, consolidando la crescita dello scorso anno (+1,4%). Focalizzando l’analisi territoriale su questo comparto più dinamico, tra le maggiori regioni si osserva una crescita più intensa delle imprese di Energia elettrica e gas in Lazio con +7,8%, Lombardia con +4,8%, Sicilia con +1,8% e Piemonte con +1,4%. A seguire, con una crescita più debole, Puglia (+0,8%), Campania (+0,6%) ed Emilia-Romagna (+0,4%), mentre sono in territorio negativo Veneto (-1,0%), Trentino-Alto Adige (-1,2%) e Toscana (-1,8%). Tra le altre regioni si osserva un tasso di crescita superiore alla media in Valle d’Aosta, Liguria, Friuli-Venezia Giulia e Basilicata.

L’analisi dei dati strutturali delle imprese relativi al 2021 pubblicati nei giorni scorsi dall’Istat ci indica che nel settore Energia e utilities il fatturato complessivo ammonta a 319,5 miliardi di euro, con un valore aggiunto di 50,3 miliardi e 311mila occupati. In chiave territoriale, il peso del comparto di Energia e utilities sul valore aggiunto è più elevato nel Mezzogiorno (8,8%) e nel Centro (7,4%) rispetto al Nord (4,7%). In chiave territoriale, il maggiore peso si osserva in Valle d’Aosta con 15,7%, Calabria con 12,5%, Liguria con 12,1%, Provincia Autonoma Trento con 11,0%, Molise con 10,3% e Sardegna con 10,1%. Gli investimenti in beni materiali sono saliti a 12,4 miliardi di euro, con un rilevante aumento, pari al +38,8% rispetto ai livelli pre-pandemia. L’aumento degli investimenti è trainato dal settore dell’Energia elettrica e gas che registra una crescita di 2,6 miliardi di euro, pari al +43,3%, a fronte degli 844 milioni in più, pari al +29,4%, registrato dalle imprese di Acqua e rifiuti.

Nel comparto energetico, tipicamente capital intensive, è prevalente la media e grande dimensione di impresa. Va peraltro evidenziato che la quota riferita alle micro e piccole imprese, contenuta per gli investimenti (12,9%) e il fatturato (16,9%), sale in modo significativo per il valore aggiunto (22,3%) e l’occupazione (25,0%).

Rubrica Imprese ed energia su QE- Quotidiano Energia del 14 novembre 2023