Il 18,2% delle imprese di Energia e utilities sulla frontiera dell’IA. Focus 18° Rapporto di Confartigianato
Sono 1.433 le aziende che adottano soluzioni di intelligenza artificiale, maggiore diffusione per raffinazione (26,3%) e fornitura di acqua (24,1%)

Il recente dibattito sull’intelligenza artificiale (IA) ha dato una grande rilevanza alle analisi e studi sull’evoluzione dei processi di digitalizzazione delle aziende e gli effetti sul mercato del lavoro. In questo filone di ricerca si colloca anche il 18° Rapporto annuale di Confartigianato ‘Intelligenza Artigiana, la sfida dell’IA’ pubblicato oggi in occasione dell’Assemblea annuale tenuta a Roma. All’interno del Rapporto sono esaminate numerose evidenze sull’utilizzo da parte delle imprese sia delle tecnologie abilitanti che di quelle specifiche dell’IA.

I sistemi di IA porteranno ad un nuovo equilibrio del portafoglio delle competenze imprenditoriali, un fenomeno più marcato per le piccole imprese nelle quali l’imprenditore accentra su di sé attività caratteristiche di professioni ad elevato impatto di IA. Diversi lavori della letteratura più recente evidenziano che l’IA più che sostituire, si integrerà con numerose attività professionali, tra cui quelle di direzione di impresa, consentendo l’automazione di alcuni compiti e liberando tempo per svolgere altre funzioni. L’intelligenza artificiale si fonderà in modo collaborativo con l’”intelligenza artigiana” degli imprenditori.

Una analisi dei primi risultati dell’indagine svolta dall’Istat per il Censimento permanente delle imprese, pubblicati la scorsa settimana ed esaminati nel 18° Rapporto di Confartigianato, evidenzia che in Italia vi sono 134mila imprese con almeno 3 addetti che nel biennio 2021-2022 hanno utilizzato soluzioni di intelligenza artificiale, pari al 13,1% e di queste il 93,3% sono micro e piccole imprese.

Un approfondimento settoriale, in esclusiva per QE-Quotidiano Energia, evidenzia che la quota di imprese utilizzatrici di sistemi di IA è più elevata nel manifatturiero dove arriva al 16,0%, seguito dai servizi con 12,6% e dalle costruzioni con 11,6%. Nel dettaglio le quote più elevate, e superiori al 25%, di utilizzatori di sistemi di IA, nell’ambito del terziario si osservano per assicurazioni con 51,2%, servizi finanziari con 31,1%, vigilanza e investigazione con 26,7%, produzione di software, consulenza informatica con 26,7%, trasporto aereo con 25,5%, mentre nella manifattura no energy, dopo la produzione del tabacco con il 50%, seguono i prodotti farmaceutici con 31,6% e i prodotti chimici con 25,1%.

Nell’ambito del raggruppamento di energia e utilities sono 1.433 le imprese con processi gestiti da una o più soluzioni di IA, che rappresentano il 18,2% delle imprese con almeno 3 addetti, e risultante dalla combinazione del 26,3% rilevato nei prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, del 20,5% di energia elettrica e gas e del 17,3% di acqua e rifiuti. In quest’ultimo comparto si osserva un quota più elevata di imprese che adottano soluzioni di IA nella raccolta, trattamento e fornitura di acqua con 24,1%, seguito da attività di raccolta, trattamento-smaltimento dei rifiuti e recupero dei materiali con 17,7%, attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti con 14,7% e gestione delle reti fognarie con 14,1%.

L’utilizzo più frequente di metodologie di IA è legato alle esigenze di sicurezza informatica, inclusa la prevenzione di attacchi malevoli al proprio sistema informatico (7,2% delle imprese di energia e utilities a fronte del 4,3% della media delle imprese in totale), l’ottimizzazione dell’utilizzo di energia, del consumo di materie prime e del trattamento dei rifiuti (5,8%) e la manutenzione predittiva (o preventiva) di macchinari (5,2%), con una generalizzata maggiore accentuazione nella raffinazione. Una ulteriore specificità settoriale si delinea per energia elettrica e gas in cui il 5,8% delle imprese usa l’IA per l’automazione di processi produttivi. All’interno della filiera energetica, da segnalare la maggiore diffusione  della manutenzione predittiva dei macchinari nel settore di supporto all’estrazione di minerali (13,6%).

Rubrica Imprese ed energia su QE- Quotidiano Energia del 21 novembre 2023