Trasporto pubblico e pulizia strade, servizi critici per le città italiane
Costo di 8,1 mld €, ma la Penisola è fanalino di coda in Europa per soddisfazione dei cittadini. Roma ultima tra le capitali

La soddisfazione per il trasporto pubblico e per la pulizia delle strade nelle città in Italia è più bassa rispetto a quella degli altri paesi europei, a fronte di un costo che supera gli otto miliardi di euro. Un’offerta frammentata e poco efficiente e una regolazione che lascia pochi spazi alla concorrenza sono tra le cause di una più bassa qualità dei servizi.
Sul fronte del trasporto pubblico locale, l’analisi dei dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti evidenzia che nel 2022 le aziende che gestiscono il servizio hanno registrato costi per 6,6 miliardi di euro e proventi per 4,2 miliardi, con una gap tra costi e ricavi che supera i 2,4 miliardi. Per ogni chilometro percorso nel servizio di trasporto urbano si genera una perdita di 2,2 euro. A fronte di questo ingente sforzo economico della collettività, la qualità del servizio è più bassa rispetto agli altri paesi, ma con ampie differenziazioni territoriali, come emerge dai dati del recente confronto internazionale proposto dall’Istat sulla qualità della vita di 26 città italiane con altre 59 città dell’Unione europea. Nella media delle città italiane il servizio di trasporto pubblico è ritenuto soddisfacente dal 50% dei cittadini, quota che colloca l’Italia al 25° posto tra i 27 paesi, davanti solo a Malta (43,8%) e Cipro (38,9%), risultando ampiamente inferiore al 68,0% della Francia, al 73,0% della Spagna e all’80,1% della Germania. Le città italiane con le percentuali più alte di abitanti soddisfatti per il trasporto pubblico (superiori all’80%) sono Milano (con l’81,9%), Trieste (81,8%) e Bolzano (81,5%). Questi valori sono simili a quelli di Monaco, Bordeaux e Amsterdam, mentre la prima in graduatoria risulta essere Vienna, con l’89,7%. Le città dove invece meno della 50% degli abitanti sono soddisfatti dei trasporti pubblici locali risultano essere in gran parte italiane: tra di esse vi sono Sassari, Bari, Pescara, Perugia, Napoli, Roma, Reggio Calabria, Catania, Palermo e Taranto (queste ultime entrambe con il valore minimo del 20,2%).
In relazione alla pulizia della città, nel 2022 il costo per il servizio di igiene urbana, monitorato da Ispra è di 192 euro per abitante, di cui 24 euro si riferiscono al costo di lavaggio e spazzamento, per un costo totale stimato di 1,4 miliardi di euro. In parallelo, nell’analisi dell’Istat si indica che “la pulizia della città è un elemento che appare problematico per la maggior parte dei residenti delle città italiane“. Nella media delle città italiane il servizio di pulizia delle città è ritenuto soddisfacente da meno di un terzo (31,3%) dei cittadini, quota che colloca l’Italia all’ultimo posto in Ue a 27, con un divario di quasi quindici punti rispetto alla media europea (55,3%). In circa tre quarti delle città italiane, meno della metà degli abitanti si ritiene soddisfatta della pulizia della città. A presentare le quote più basse di persone soddisfatte per questo aspetto, troviamo tutte le città dell’Italia meridionale, Roma e Genova, Parigi e Marsiglia, Atene e un paio di città dell’Europa dell’Est (Bucarest e Sofia). Oltre la metà dei residenti risulta invece soddisfatta a Trieste, Venezia, Perugia e Verona, ma a superare la quota del 70% sono solo Bolzano, Brescia, Bergamo e Trento, che presentano valori tra i più alti d’Europa.

Il ranking per qualità del trasporto pubblico e della pulizia della città – Se valutiamo il grado di soddisfazione media per questi due aspetti della vita della città connessi all’offerta di servizi pubblici di trasporto e gestione ambientale, al primo posto in Italia troviamo Trento con una soddisfazione media dell’81,4%, davanti a Bolzano con 77,5%, Brescia con 76,6%, Bergamo con 69,8%, Trieste con 66,2%, Milano con 63,2%, Venezia con 58,3%, Verona con 57,7% e Bologna con 57,3%. All’opposto, con una quota media inferiore di soddisfazione del 30% troviamo Napoli con 27,1%, Roma con 19,4%, Reggio di Calabria con 14,3%, Catania con 13,8%, Palermo e Taranto, entrambe con 13,2%.

Roma ultima tra le 27 capitali europee – Nel 2023 il Lazio ha registrato una aumento delle presenze turistiche del 25,3%, risultando la regione italiana con la maggiore crescita del turismo. L’81,4% delle presenze turistiche si concentra nel comune di Roma che, secondo una analisi di Banca d’Italia, nel 2019 risultava la quarta capitale dell’UE per presenze turistiche dopo Londra (ancora nell’Ue), Parigi e Berlino. Ma la capitale d’Italia è all’ultimo posto tra le capitali europee per qualità del trasporto pubblico e per la pulizia delle strade, con una soddisfazione media del 19,4% (28,1% per trasporto pubblico e 10,6% per pulizia della città), facendo ampiamente peggio del 51% di Parigi (con 66,2% per trasporto pubblico e 35,8% per pulizia della città) e del 63,4% di Berlino (con 79,9% per trasporto pubblico e 46,8% per pulizia della città). Addirittura, Roma presenta un livello di soddisfazione dimezzato rispetto al 42,7% di Bucarest, la penultima capitale nel ranking europeo.

Rubrica Imprese ed energia su QE- Quotidiano Energia del 2 luglio 2024