Verso il 1° maggio: occupazione in energia e utilities, +11,3% tra 2021 e 2024
Trend migliore rispetto alla Ue 27. Traina elettricità e gas. Elevata richiesta di competenze green

Nonostante un contesto geopolitico ed economico altamente instabile, nell’ultimo triennio l’occupazione in Italia è cresciuta significativamente, con una crescita a doppia cifra nei settori dell’energia e delle utilities. La transizione green stimola la domanda di competenze orientate alla sostenibilità.
La guerra dei dazi dichiarata nella primavera del 2025 prolunga un periodo di instabilità e incertezza iniziato con l’invasione dell’Ucraina. Da allora si sono succedute una grave crisi energetica che nell’autunno del 2022 ha triplicato i prezzi dell’energia elettrica, la stretta monetaria più pesante della storia dell’euro, la caduta del commercio internazionale e le incertezze derivanti dallo scoppio del conflitto in Medio Oriente.
Nonostante l’elevata turbolenza, le imprese italiane hanno sostenuto la domanda di lavoro, contribuendo ad una ampia crescita dell’occupazione, che tra il 2021 e il 2024 in Italia è aumentata del 6,1% facendo meglio del +4,8% della media Ue e del +4,5% rilevato sia in Francia che in Germania, a fronte di una maggiore crescita (+9,2%) della Spagna. Il dinamismo del mercato del lavoro è stato più marcato nel Mezzogiorno, con l’occupazione che tra il 2021 e il 2024 è salita dell’8,0%, con le Isole in doppia cifra con +10,3% e il Sud con +7%. Seguono il Centro con +6,6%, il Nord-Ovest con +5% e il Nord-Est con +4,8%.

Crescita a doppia cifra per energia e utilities – L’aumento del valore aggiunto in una fase di forte crescita dei prezzi energetici, la dinamica della produzione da rinnovabili e una crescente domanda di servizi connessi con la transizione green ha sostenuto la crescita dell’occupazione nel settore energetico e dei servizi pubblici locali. L’elaborazione dei dati di Eurostat evidenzia che tra il 2021 e il 2024 l’occupazione nei settori di energia e utilities è salita dell’11,3%, facendo meglio della media Ue (+8,4%) e della Spagna (+3,8%) e risultando in linea con la performance della Germania (+11,8%). Tra i cinque maggiori paesi Ue la top performer è la Francia con un +24,0% mentre la Polonia – è il quinto paese Ue per occupati totali ma sale al quarto posto per occupazione nei settori in esame – risulta in controtendenza, segnando una flessione dell’occupazione del 2,9%.
Nel dettaglio settoriale, risulta generalmente più dinamico il comparto dell’energia elettrica e gas che in Italia nel triennio in esame segna una crescita degli occupati del 32,0% (+36mila unità) a fronte del più contenuto 1,9% di acqua e rifiuti (+5mila unità). La performance per l’occupazione di energia elettrica e gas è ampiamente superiore alla media Ue (+11,6%) e migliore di quella degli altri maggiori paesi Ue, risultando superiore al +28,4% della Francia, al +14,9% della Spagna e al +13,4% della Germania.  Al contrario, il comparto di acqua e rifiuti in Itala e in Polonia presenta una performance meno accentuata della media Ue (+5,5%) e inferiore a quella di Germania (+9,4%) e Francia (+19,9%) mentre la Spagna è in controtendenza (-3,0%).

La domanda di lavoro nelle public utilites è caratterizzata da una elevata richiesta di competenze green, quale l’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. L’analisi dei dati di Unioncamere e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali evidenzia che nel 2024 per il 46,7% delle entrate nelle public utilities (energia, gas, acqua, ambiente) sono richieste competenze green con un elevato grado di importanza, inferiore al 48,1% delle costruzioni, ma superiore al 40,4% della manifattura, al 42,8% dei servizi e al 42,9% della media delle imprese. Tra le professioni ad alta connotazione green si trovano idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas con 76,3% delle entrate con una richiesta competenze green con un elevato grado di importanza seguiti, con valori superiori alla media, da tecnici dell’esercizio di reti idriche ed energetiche (64,1%), tecnici meccanici (60,7%), installatori e riparatori di apparati elettrici ed elettromeccanici (58,9%), tecnici della vendita e della distribuzione (48,8%) e operatori degli impianti di riciclaggio rifiuti, trattamento e distribuzione delle acque (48,2%). La diffusione nel settore della rendicontazione ESG (Environmental, Social, and Governance) richiede un elevato profilo di competenze green anche per i contabili (46,2%).

Rubrica Imprese ed energia su QE- Quotidiano Energia del 29 aprile 2025