APPENDICE STATISTICA ‘Ultime notizie’ 26/11/15 "Esposizione vs. Emergenti in crisi"



Esposizione sui quattro mercati emergenti in maggiore crisi: Russia, Libia, Tunisia e Brasile. Made in Italy e grado di esposizione per regione e provincia


presentazione 'Interscambio commerciale Italia- Corea del Sud'

Presentazione dell'Ufficio Studi durante l'incontro di Confartigianato con delegazione di SEMAS (Small Enterprise & Market Service) della Corea del Sud tenuto a Roma,  presso la sede confederale il 30 ottobre 2015


EF "Export settori di MPI nel I trim. 15 a +4,1%, meglio del 3,1% del manifatturiero"


Elaborazione Flash "Export nei settori di MPI nel I trimestre 2015 a +4,1%, meglio del 3,1% del manifatturiero totale. Senza il calo della Russia export salirebbe a +5,4%"
Il lavoro evidenzia la migliore performance del made in Italy nei settori di MPI rispetto al manifatturiero ed evidenzia il peso del crollo del mercato russo, con una analisi dettagliata per territorio. Il lavoro è stato oggetto di una
anticipazione alla stampa e nella intranet è disponibile la rassegna stampa completa.


Sintesi del lavoro

Nell’ultimo anno l’export nei settori di MPI è pari a 102,4 miliardi, il 6,2% del Pil. Nel I trimestre 2015 le esportazioni dei settori a maggiore concentrazione di micro e piccole imprese crescono del 4,1% rispetto al +3,1% registrato dall’export totale manifatturiero. Maggiore dinamismo in Veneto con una crescita del 7,0%, seguito da Piemonte con il 6,7%, Emilia-Romagna con il 5,2%, Toscana con il 2,1% e Lombardia con lo 0,3%. Tra le province tassi di crescita a doppia cifra a Napoli con il 14,1%, Belluno con il 13,2%, Treviso con l’11,8%, Alessandria con l’11,6% e Pordenone con il 10,4%. Tassi superiori alla media nazionale anche a Salerno con l’8,6%, Vicenza con l’8,2%, Modena con il 7,1%, Bolzano con il 6,0%, Como con il 5,3%, Perugia con il 5,2%, Torino con il 5,1%, Lecco e Venezia entrambe con il 4,4%. Tra i settori di MPI si registra un dinamismo superiore alla media dell’export per Prodotti alimentari (+5,9%), Mobili (+5,6%), Prodotti delle altre industrie manifatturiere (+5,0%), Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (+4,3%).

L’area geografica che presenta il maggiore dinamismo delle vendite del made in Italy nei settori di micro e piccola impresa è l’Africa (+28,4%), seguita dall’America (+14,7%). Sale anche l’Asia (+7,6%), guidata dall’aumento del 12,4% dell’Asia orientale). Statico il mercato dell’Europa (+0,7%), risultato di un aumento del 6,5% dei mercati UE con valuta propria (influenzato dal svalutazione del 17,7% del cambio euro/dollaro), di un aumento dell’1,4% dei Paesi dell’Unione monetaria e di un calo del 7,2% dei Paesi europei extra Ue, su cui ha pesato il crollo del mercato russo. La maggiore crescita di acquisti dall’Italia di beni nei settori di MPI per Corea del Sud (+24,4%), seguita dalla Cina (+19,7%), Stati Uniti (+18,3%), Hong Kong (+11,5%), Regno Unito (+9,0%), Spagna (+8,0%, il mercato dell'Eurozona più dinamico), Svizzera (+7,8%), Polonia (+5,8%). All’opposto registrano una flessione il Belgio (-1,7%) e la Francia (-3,1%); un forte calo si osserva per gli Emirati Arabi Uniti (-13,0%) mentre si delinea un vero e proprio crollo per la Russia, dove l’export di MPI scende addirittura del 34,6%.

Senza il calo della Russia l’export nei settori di MPI avrebbe registrato un tasso di crescita del 5,4%, di 1,3 punti superiore al 4,1% effettivo. In particolare il mercato russo vale 4 punti di mancata crescita dell’export nei settori di MPI nelle Marche, 2,5 punti in Abruzzo, 2,1 punti in Emilia Romagna, 1,9 punti in Friuli Venezia Giulia, 1,5 punti in Umbria, 1,4 punti in Lombardia e 1,2 punti in Veneto.

L'esposizione dei territori sul mercato russo. In termini di export manifatturiero sul valore aggiunto, la regione più esposta verso la Russia è quella delle Marche (1,7%); segue l’Emilia-Romagna con l’1,4%, il Veneto con l’1,2%, il Friuli-Venezia Giulia con l’1,0% e la Lombardia con lo 0,9%. La provincia più esposta è Fermo con il 4,3%; seguono Reggio Emilia con il 2,2%, Vicenza con l’1,9% e Chieti e Rimini con l’1,8%, Pesaro-Urbino e Treviso con l’1,6%, Ascoli Piceno e Macerata con l’1,5%.


Elaborazione Flash "Verso il TTIP. L’export italiano negli Stati Uniti" - focus settori MPI



Elaborazione Flash "Verso il TTIP. L’export italiano negli Stati Uniti - Il made in Italy verso gli Usa nei settori di MPI" presentato in occasione del convegno organizzato da Confartigianato “TTIP: un’opportunità economica e una sfida per le Pmi italiane” tenutosi il 26 maggio 2015 in EXPO2015 .

Il lavoro, dopo aver analizzato alcuni dati del quadro macroeconomico in Usa e Ue, analizza la dinamica delle importazioni degli Usa, quella del tasso di cambio euro/dollaro e le tendenze recenti del commercio estero (al I trimestre 2015) con un esame dei settori e prodotti maggiormente interessati dalle vendite sul mercato Usa.

Inoltre il lavoro propone una analisi territoriale dell'export nei settori di MPI e l'esposizione sul mercato Usa.

Considerando le cinque regioni principali, la maggiore dinamica dell’export nei settori di MPI si rileva in Veneto dove le esportazioni verso gli Usa aumentano del 13,8%; il Veneto è inoltre l’unica tra le cinque regioni a mostrare una crescita dei settori in esame maggiore rispetto al totale del Manifatturiero (+12,4%). Seguono l’Emilia-Romagna con una crescita dell’export nei settori di MPI del 10,9%, la Toscana con l’8,7%, la Lombardia con il 7,5% e il Piemonte con il 4,4%.

L'incidenza dell'export nei settori di MPI supera un terzo delle esportazioni manifatturiere in sei regioni: in Umbria questi settori in cui operano prevalentemente micro e piccole imprese pesano per oltre la metà (50,2%) delle vendite all’estero di prodotti manifatturieri; seguono le Marche con il 49,2%, la Sardegna con il 48,9%, il Veneto con il 47,1%, la Toscana con il 44,5% e l’Abruzzo con il 39,1%.

Per quanto riguarda l’esposizione sul mercato Usa relativa ai settori a maggior concentrazione di MPI - in rapporto al valore aggiunto - il valore più elevato si registra in Toscana con l’1,41% del valore aggiunto, seguita dal Veneto con l’1,40%, dall’Umbria con lo 0,86%, dalle Marche con lo 0,85%, dal Friuli-Venezia Giulia e dalla Lombardia entrambe con lo 0,66%.

Osservando i dati provinciali si riscontra che in 8 province il grado di esposizione relativa ai settori a maggior concentrazione di MPI è più che doppia rispetto alla media (0,57%) e nel dettaglio si tratta di: Belluno con l’11,21%, Arezzo con il 4,28%, Vicenza con il 2,45%, Fermo con il 2,40%, Firenze con il 2,11%, Vercelli con il 2,00%, Treviso con l’1,34% e Grosseto con l’1,23%.

In 73 province su 110 si registra una dinamica dell’export dei settori a maggior concentrazione di MPI migliore di quella osservata per le esportazioni manifatturiere.


presentazione "L’export italiano negli Stati Uniti, con focus sui settori di MPI"



Presentazione dell'Ufficio Studi del report "Verso il TTIP. L’export italiano negli Stati Uniti - Il made in Italy verso gli Usa nei settori di MPI"  al convegno organizzato da Confartigianato “TTIP: un’opportunità economica e una sfida per le Pmi italiane” tenutosi in EXPO2015 il 26 maggio 2015


Report "Made in Italy e sistema di piccola impresa. Alcune evidenze"


Report "Made in Italy e sistema di piccola impresa. Alcune evidenze" in cui sono raccolti i lavori più significativi realizzati dall’Ufficio Studi e dagli ‘Osservatori in rete’ su commercio estero e internazionalizzazione nel corso degli ultimi 15 mesi. Il report è stato presentato - nel corso di un incontro tenutosi il 9 marzo 2015 - al Vice-Ministro Carlo Calenda dal Presidente Giorgio Merletti e dal delegato all'internazionalizzazione Giuseppe Mazzerella.