Rapporto “Artibici 2021 – Artigianato e filiera della bicicletta” presentato dall’Ufficio Studi s sabato 6 novembre 2021 ad Erba (Como) nell’ambito della Mostra dell’Artigianato, esposizione promossa da Confartigianato Lecco e Confartigianato Como, che ha ospitato anche un’esposizione di biciclette gravel realizzate da artigiani italiani.
L’evento di sabato, a cui è intervenuto il Segretario generale di Confartigianato Vincenzo Mamoli, si è concluso con la consegna della terza edizione del Premio Artibici Confartigianato.
In allegato al Rapporto Artibici 2021 l’Elaborazione Flash con gli Highlights del Rapporto Artibici 2021 e il quadro delle imprese e dell’artigianato della filiera per regione e provincia.
La filiera della bicicletta si caratterizza come uno dei settori della manifattura e del made in Italy che ha dimostrato una maggiore resilienza nel corso della pandemia. Nei primi otto mesi del 2021 la produzione della bicicletta supera dell’8,8% il livello pre-crisi del corrispondente periodo del 2019 (mentre l’Eurozona si ferma a +1,1%), in controtendenza rispetto al calo del 10,9% in Germania e del 23,7% in Francia.
Sul fronte delle esportazioni, nei primi 7 mesi del 2021 l’Italia supera del 30,1% le vendite all’estero del corrispondente periodo del 2019, facendo meglio del +23,1% della media dell’Unione europea e del +25,6% della Germania, primo esportatore Ue. L’export del settore della bicicletta vale 639 milioni di euro di cui oltre un terzo (35,5%), pari a 227 milioni riguarda biciclette complete.
La leadership dei produttori italiani – Con 1.747.485 biciclette vendute all’estero al ritmo di 3,3 al minuto, l’Italia dal 2019 è tornato il primo esportatore europeo davanti a Portogallo e Paesi Bassi. L’Italia è leader nell’Unione europea a 27 per valore delle esportazioni di selle, con una quota del 65,2% del totale Ue, di telai e di cerchioni.
Il buon andamento della bike economy emerge dalla 6° edizione del Rapporto ‘Artibici 2021 – Artigianato e filiera della bicicletta’,

La produzione di biciclette è coinvolta in pieno dal crash delle catene globali del valore e la bolla dei prezzi delle materie prime conseguenti alla pandemia. Da agosto 2020 i prezzi dei metalli di base hanno iniziato a crescere e a settembre 2021 si registra una salita del 25,8% su base annua, che li colloca sui livelli di inizio 2013 mentre le commodities energetiche sono più che raddoppiate (+136,1%). Le attese sui prezzi delle imprese del settore che include i produttori di biciclette si collocano sui livelli di 10 anni prima. Alle tensioni sui prezzi si associa la rarefazione delle materie prime e la difficoltà di reperimento del personale, che arriva al 56,8% per operai specializzati della meccanica.

L’uso della bicicletta, tra infrastrutture, servizi e orientamento green: luci e ombre – I dati su 101 comuni capoluogo di provincia rilevano nel 2019 un aumento di 227 km di piste ciclabili con una crescita del 5%. In parallelo si consolida la crescita dei servizi di bike sharing attivo in 53 comuni capoluogo di provincia su 101.

Per aumentare l’uso della bicicletta serve un migliore orientamento green nell’uso dei veicoli.  Tra le azione per la lotta al cambiamento, quella di utilizzare regolarmente alternative all’auto privata rispettose, tra cui bicicletta, mezzi pubblici e car-sharing, è indicato dal 17% degli italiani, circa la metà del 30% della media Ue.

Dal confronto sull’uso della bicicletta come principale mezzo di trasporto in 83 città europee si evidenzia che Roma è in ultima posizione con il 3,7% mentre tra le altre città italiane del panel, Torino, Bologna e Verona mostrano valori in linea con la media europea dell’11,5%.